Sono passati quasi due mesi dalla notte del 30 agosto, in cui cinque operai che stavano lavorando sui binari vicino alla stazione di Brandizzo hanno perso la vita dopo essere stati investiti da un treno. Torna a quelle drammatiche ore Andrea Gibin, il caposquadra della Sigifer, recentemente esclusa da Rfi dai cantieri ferroviari, in un’intervista a La Repubblica: “Sono vivo. Ma non so se sia fortuna o un miracolo. Ero a lavorare con loro. Ero rivolto verso il treno. Ho visto una luce e quando sono saltato fuori dalla ferrovia e mi sono girato, il treno stava ancora passando. Bastava un secondo in più ed ero morto. Il dolore è troppo forte. Non passerà mai”. “La nostra era una squadra affiatata – ha detto ancora Gibin a Repubblica – e noi che eravamo sui binari facevamo quello che ci dicevano. Il nulla osta, da parte delle ferrovie, non è mai stata una cosa così fiscale. Quando ci davano il via, si cominciava a lavorare. Le carte potevano anche arrivare dopo. Si è sempre fatto così e ora tutti dicono che non si deve. A noi però non lo dicevano”.
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