È cominciata stamattina a Caltanissetta l’udienza preliminare per il nuovo filone d’inchiesta sulla strage di Capaci in cui il 23 maggio 1992, va ricordato, morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.La Procura di Caltanissetta, rappresentata dal Procuratore Capo Sergio Lari, dall’Aggiunto Lia Sava e dai sostituti procuratori della Dda Stefano Luciani e Onelio Dodero, ha chiesto il rinvio a giudizio per Salvatore Mario Madonia (58 anni), Giuseppe Barranca (58 anni), Cristoforo Cannella (53 anni), Cosimo Lo Nigro (46 anni), Giorgio Pizzo (52 anni), Vittorio Tutino (48 anni), Lorenzo Tinnirello (54 anni), Cosimo D’Amato (59 anni) e per il pentito Gaspare Spatuzza che con le sue rivelazioni ha fatto emergere nuovi particolari. I nove sono accusati a vario titolo di strage aggravata e continuata in concorso, devastazione, detenzione, fabbricazione, porto e cessione di esplosivi.In apertura si sono costituiti parte civile, oltre alle famiglie delle vittime, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Siciliana, il Comune di Palermo e l’amministrazione comunale di Capaci.Barranca e Spatuzza hanno chiesto ed ottenuto di essere processati con il rito abbreviato Barranca e il collaboratore di giustizia Spatuzza. D’Amato ha ottenuto il rito abbreviato condizionato però all’esame di Spatuzza. Stesso discorso per Cannella per cui il rito abbreviato è condizionato all’esame dello stesso Spatuzza e di Tranchina per Cannella.
Sebastiano Borzellino