Strage migranti: 111 i morti, oltre 250 dispersi. Alfano chiede Nobel pace per Lampedusa

Sale vertiginosamente il numero delle vittime del tragico naufragio di ieri davanti alle coste dell’isola di Lampedusa. Fino ad ora sono stati ritrovati 111 corpi ma decine di cadaveri attendono ancora di essere estratti dal relitto. “Abbiamo salvato oltre 150 persone, grazie al movimento di oltre 300 soccorritori, e ne sono morte fin qui 111. Purtroppo il bilancio non è definitivo”, dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo dall’isola siciliana a ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro su Canale 5. E aggiunge: “bisogna assegnare il Nobel per la pace a Lampedusa”. Per il vice premier il problema deve essere affrontato in sede europea e non può essere lasciato ai singoli Stati, spesso impreparati ad affrontare queste emergenze. “Faremo sentire fortissima la nostra voce in Europa per cambiare il regolamento di Dublino che scarica troppo sui paesi di primo ingresso il peso dell’immigrazione irregolare”, ha ribadito Alfano. Sull’isola è prevista una visita del presidente della Commissione europea José Manuel Barroo e “noi gli faremo vedere davvero come questa sia la porta dell’Europa”, spiega Alfano. Ma sul fronte interno scoppia la polemica sulla Bossi-Fini. “Se fosse possibile risolvere il problema dei morti in mare cancellando una legge, viva tutti gli emendamenti che la cancellano. Purtroppo il problema è più complesso”, dice il segretario del Pdl. “Invito tutti, davvero, a sospendere in queste ore la polemica politica sulle leggi del nostro Paese -aggiunge- fin quando non avremo completato questo recupero. Se si sente il cattivo odore della pretestuosa polemica politica durante le fasi di soccorso e di raccoglimento dei morti, davvero il nostro Paese non ha la sensibilità che ci aspettiamo che abbia”. Il ministro degli Interni riferirà alle 13 alla Camera.

Le ricerche. Le ricerche dei corpi dei migranti sono proseguite per tutta la notte ma sono state temporaneamente fermate a causa delle cattive condizioni meteorologiche. “Le condizioni meteo non ci permettono per ora di proseguire -spiegano i vigili del fuoco- riprenderemo probabilmente nel primo pomeriggio”. Al momento ci sarebbe più di un metro d’onda nel punto in cui è naufragato il barcone e i sommozzatori di Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Carabinieri non possono immergersi in condizione di sicurezza.

Le bare. In mattina sono arrivate a Lampedusa, con la nave traghetto da Porto Empedocle (Agrigento) 140 bare che serviranno a ricomporre i cadaveri dei profughi. Le vittime saranno tumulate in diversi comuni dell’agrigentino.

Lutto nazionale. Oggi come deciso dal Consiglio dei ministri convocato dal premier Letta, è il giorno del lutto nazionale. Nel pomeriggio sarà celebrata una messa nella chiesa madre dell’isola alla presenza del presidente della Camera Laura Boldrini. “Il Presidente Enrico Letta, ha proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale per l’immane tragedia avvenuta all’alba di ieri mattina quando un barcone di migranti è naufragato a circa mezzo miglio dell’Isola dei Conigli al largo di Lampedusa. Inoltre il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha comunicato di aver disposto che oggi sia osservato un minuto di silenzio nelle scuole di ogni ordine e grado”, come si legge in una nota stampa diffusa al termine del Cdm.

Onu: “Con Kyenge e Boldrini l’Italia è cambiata”. “La decisione di indire una giornata di lutto nazionale segna un grande e apprezzato cambiamento nell’atteggiamento delle autorità italiane”, ha dichiarato il portavoce dell’ Onu per i diritti umani Navi Pillay, elogiando “il ruolo guida svolto dal ministro Kyenge e dalla presidente della Camera Boldrini in questo cambiamento”.

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