Strage migranti, 6 morti a Catania

Lo sbarco della morte, l’ennesimo. All’alba di questa mattina 6 migranti sono morti annegati, durante il tentativo di raggiungere la riva. La tragedia è avvenuta a Catania. Il peschereccio con cui erano arrivati si è arenato a 15 metri dalla riva. Gli extracomunitari che non sapevano nuotare sono ‘precipitati’ in un canale profondo alcuni metri che c’è prima della battigia.

I corpi sono sulla battigia della spiaggia del lungomare Plaia. Sul posto Guardia Costiera, Polizia e Carabinieri, per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e prestare soccorso.

Sono tutti giovani di età inferiore ai 30 anni le vittime dello sbarco avvenuto all’alba sulla Plaia di Catania. Tra loro c’è anche un minorenne, un ragazzo di 13-15 anni. I corpi sono stati messi in delle sacche ed è in corso il loro trasferimento nell’obitorio dell’ospedale Garibaldi. La Procura di Catania ha disposto la semplice ispezione cadaverica.

.Sommozzatori dei vigili del fuoco sono al lavoro nel tratto di mare antistante il lungomare della Plaia di Catania dove 6 migranti sono morti durante uno sbarco. I sub stanno controllando lo scafo e cercando eventuali altre vittime rimaste sottoacqua, anche se quest’ultima ipotesi non è ritenuta al momento probabile. Lo sbarco, secondo una prima ricostruzione, e’ avvenuto all’alba.

Auto delle forze dell’ordine che entrano ed escono, assieme a ambulanze e soccorritori per i 120 migranti sbarcati all’alba alla Plaia. Alternati a autobus e turisti alla ricerca delle bellezze di Catania, dell’Etna e della vicina Taormina. E’ il porto del capoluogo etneo dove si mischiano a tinte forti sensazioni ed emozioni opposte legate entrambi a arrivi: il dramma degli extracomunitari sbarcati con sei morti e il sorridente turismo curioso di 12.500 croceristi, arrivati stamattina con tre navi da crociera.

Il Lido Verde, uno dei più rinomati stabilimenti balneari del lungomare della Plaia di Catania, dove sono sbarcati gli immigrati all’alba, resterà chiuso almeno oggi e domani. Lo ha affermato il titolare del Lido, Dario Monteforte, spiegando che “noi ci sentiamo di doverlo fare, per motivi umanitari”. Negli stabilimenti attigui le persone guardano con curiosità al Lido Verde e molte sono in acqua a fare il bagno. In spiaggia sono presenti carabinieri e polizia.

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