Assistere al concerto di Francesco Buzzurro e Yamandu Costa insieme con ‘International Guitar Night 2019’ al Teatro Sannazaro di Napoli è stata una grande emozione. Due tra i più grandi chitarristi al mondo su un palco per offrire al pubblico uno straordinario concerto diviso in tre atti: Francesco Buzzurro con un repertorio originale di sue composizioni ispirato dal mediterraneo, più Yamandu Costa e i suoi ritmi sudamericani, con un terzo atto che vede insieme i due maestri della chitarra. L’arte dell’incontro stavolta in 13 corde. Le sei di Buzzurro e le sette corde di Yamandu Costa insieme.
Yamandu Costa è figlio d’arte, il padre chitarrista oltre che trombettista e la madre cantante. Costa è un chitarrista e compositore brasiliano. Il suo strumento principe è la chitarra a sette corde, strumento particolare usato in Brasile, principalmente nel choro e nel samba.
Yamandu iniziò lo studio della chitarra a sette anni con la guida del padre e fino a quindici anni le uniche scuole musicali con le quali entrò in contatto e frequentò furono: quella popolare del Brasile del Sud, l’Argentina e l’Uruguaiana.
A 17 anni si esibì per la prima volta a San Paolo al Circuito culturale della Banca del Brasile. Yamandu iniziò sin da allora a essere indicato come predestinato a far rivivere i fasti della chitarra in Brasile.
Non dimentichiamo che Yamandu Costa è indubbiamente uno dei grandi ambasciatori della musica brasiliana e latinoamericana, e dall’altro Francesco Buzzurro, appassionato di chitarra classica e jazz, definito dal Maestro Ennio Morricone tra i più grandi al mondo perché capace di far fruire a tutti la musica colta. Molto apprezzato grazie al suo approccio orchestrale alla chitarra, possiede uno stile trasversale che abbraccia il genere classico, il jazz e quello folkloristico, accompagnando chi lo ascolta in un itinerario musicale unico intorno all’universo della musica ricercata. Musicista che propone i più caratteristici brani popolari e folk delle culture tradizionali, accompagnando l’ascoltatore in un itinerario unico intorno al mondo. È uno dei più apprezzati e poliedrici chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale. È inoltre stato eletto ‘miglior chitarrista jazz’ in un sondaggio dei lettori della rivista Guitar Player Magazine. Concertista internazionalmente riconosciuto, ha insegnato tecnica dell’improvvisazione in molti seminari e scuole di musica in tutto il mondo ed è stato direttore artistico del dipartimento riunito di chitarra all’Università della musica di Los Angeles.
Francesco Buzzurro grazie alla sua straordinaria tecnica di matrice classica, aperta a una conoscenza profonda del jazz e dell’improvvisazione, è diventato negli anni un punto di riferimento assoluto per il mondo della chitarra acustica.
Inizia a suonare la chitarra all’età di 6 anni, quando il padre gli regala una piccola chitarra. Si diploma al Conservatorio di Trapani. In seguito, consegue il Master di Alto Perfezionamento musicale presso l’International Arts Academy di Roma sotto la guida di Stefano Palamidessi e di concertisti come David Russell, Alberto Ponce, Hopkinson Smith e John Duarte. Nello stesso anno si laurea in Lingue e Letterature Straniere ed inizia un’attività concertistica che lo porta a viaggiare in diversi paesi, in Europa e in America. Le sue trascrizioni e composizioni sono caratterizzate da una modalità di esecuzione nella quale la chitarra viene concepita come una piccola orchestra. Importante nella sua carriera è l’incontro con il produttore Alfredo Lo Faro che lo promuove in tutto il mondo. Francesco Buzzurro, spesso invitato come docente in seminari unificati per i dipartimenti di chitarra classica e jazz, come è stato chiarito al teatro Sannazaro, ritiene fortemente prioritario l’insegnamento e la condivisione di arricchimenti musicali considerandoli altamente formativi. Buzzurro prende abitualmente parte a rassegne dedicate alle sei corde.
Rosaria Palladino