“Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Di Maio e Salvini?”. “Io amo l’Italia ma oggi mi fa male vedere la degenerazione politica di questo Paese, iniziata 20 anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo”.All’Europarlamento va in scena un durissimo attacco al premier Conte da parte del leader dei liberali dell’Alde, Guy Verhofstadt.
Parole tutt’altro che felpate pronunciate dal politico belga durante un intervento in italiano, lingua che conosce molto bene, sottolineando che l’Italia “è diventata il fanalino di coda dell’Europa. Un governo odioso verso gli altri stati membri, con Di Maio e Salvini veri capi di questo governo”, che ha “impedito la unanimità su Venezuela sotto pressione di Putin”.
A rincarare la dose ci ha pensato il leader dei socialisti Udo Bullmann: “Non è questa l’Italia che conosciamo, il vostro governo deve smettere di mostrarci questo viso inumano”, ha detto, con chiaro riferimento al dramma migratorio in corso e alla posizione dell’Italia.
Non si è fatta attendere la replica di Conte che ha preso la parola spiegando che“alcuni interventi non andrebbero commentati, perché hanno pensato di offendere non solo il sottoscritto ma l’intero popolo che rappresento”. E ha sottolineato che“io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un governo che non risponde alle lobby. Forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d’affari”.
Dura anche la risposta del vicepremier e leader Leghista, Matteo Salvini, chiamato in causa da Verhofstadt: “Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del Consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso. Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente“.