Ieri sera al Teatro Olimpico di Roma, debutto in grande stile per il musical “la Febbre del Sabato Sera”, che ha letteralmente conquistato il pubblico catapultandolo dritto negli anni della Disco Music. Applausi a scena aperta e standing ovation finale per il cast e il regista di questa nuova produzione, l’ormai consacrato specialista dei musical di successo, Claudio Insegno (già noto per Jersey Boys, Rumori fuori scena).
Un’ orchestra dal Vivo diretta da Massimo Carrieri e un cast di 22 straordinari interpreti tra attori cantanti e ballerini, ha entusiasmato il pubblico con un’esibizione mozzafiato in cui per oltre due ore il Teatro Olimpico è tornato a respirare la magica atmosfera della pellicola del 1977, anno in cui il film apparve per la prima volta sul grande schermo, raggiungendo un successo planetario che perdura ancora oggi.
Ed è proprio in occasione del 40° anniversario dall’ uscita del film che il Teatro Nuovo di Milano riporta nei teatri il glam della discomusic e fa rivivere il mondo del giovane Tony Manero, commesso in un negozio di vernici di giorno e assoluta leggenda del ballo in discoteca del sabato sera.
Giovane e italoamericano figlio di immigrati, Tony ha diciannove anni è bello e vive per il ballo, sua unica via di fuga dalla ordinaria esistenza di periferia. In casa la sua situazione non è idilliaca: il padre è disoccupato e alza il gomito, la mamma è una bigotta, la sorellina è un adolescente ribelle e il fratello prete sta per abbandonare l’abito talare. Ma per fortuna c’è la discoteca, ci sono le ragazze, il leggendario completo bianco con la camicia nera e l’indimenticabile musica dei Bee Gees . A tal proposito bisogna ricordare che la colonna sonora della pellicola , “Saturday Night Fever”, composta dal fratelli Gibbs fu venduta in oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo, diventando una delle colonne sonore più vendute di tutti i tempi.
Oltre alla magnifica colonna sonora le ragioni del successo della “Febbre del Sabato Sera” cinematografico sono note, ai suoi tempi il film fu un’illuminazione per il suo pubblico, che si rivide per la prima volta raccontato sul grande schermo e calato in uno spaccato fedele della vita nell’America anni ’70. Nessun aspetto fu tralasciato: il disagio giovanile, la voglia di rivincita dei figli degli immigrati, i problemi di integrazione razziale, le tensioni familiari e sessuali, ma soprattutto il film, basato sulla storia di Nik Cohn, fu efficace nel disegnare uno stile di vita, in cui grazie alla musica e al ballo anche i ragazzi poveri della working class di NY per una sera a settimana potevano diventare “qualcuno” sul dance-floor di una discoteca, e chissà magari trovare così il loro riscatto dalla vita di periferia. Nello spettacolo teatrale di Insegno, tutti questi elementi del film con Travolta sono rispettati e raccontati : il quartiere di Bayridge ritorna in vita con la sua gente comune che vive all’ ombra di Manhattan ma la storia si arricchisce in questa versione teatrale di maggiore humour e leggerezza, le canzoni sono rigorosamente in inglese e grazie alle interpretazioni travolgenti del cast non si può fare a meno di canticchiare e ballare gli straordinari successi dei Bee Gees per tutto lo spettacolo, che è davvero trascinante al punto che alla fine tutto il teatro alla prima era in piedi e ballava sulle note di “Staying Alive”.
Al fianco di Verzicco, un cast formidabile: l’affascinante Anna Foria è l’ambiziosa Stephanie, la ragazza che fa perdere la testa a Manero, con la sua bravura nella danza e l’aria un po’ un snob. Anna Foria ha ventisei anni e tantissimo talento, anche lei era nel cast di Grease 2016, dove già si era messa in luce nella parte di Cha Cha di Gregorio, in questo spettacolo piace soprattutto nelle esibizioni di ballo e di canto in cui dimostra di avere le carte in regola per diventare una vera fuoriclasse. Molto bello il suo duetto canoro con Verzicco – Manero sulle note di “100 reasons”. Brava ed intensa Giada D’ Auria, nei panni della dolce Annette, che sbalordisce il pubblico tirando fuori una voce davvero unica soprattutto nell’ assolo “If I can’t have you” di cui fornisce un’ interpretazione profondamente emozionante ( forse uno dei momenti migliori dello show) che viene immediatamente premiata con uno scrosciante applauso a scena aperta del pubblico.
Ma parlando di voci straordinarie non si possono non nominare due veri “ assi” del canto, che hanno lasciato tutti di stucco con le loro capacità canore fuori dal comune e raccolto continui applausi: parliamo di Giovanna d’ Angi, che nel ruolo di Candy canta con una classe e una potenza degna di Gloria Gaynor, e Gianluca Sticotti alias Dj Monty che fa entusiasmare tutti con la sua voce calda e potentissima. Entrambi trascinano tutti a ballare e scatenarsi : memorabile Sticotti in ” Disco Inferno” che si scatena anche in un balletto travolgente. Sticotti inoltre conferisce con la sua parte un pizzico di brio al tutto, poiché a lui sono affidati molti momenti brillanti e battute divertenti, che stampano il sorriso sulla faccia del pubblico.
Autentici momenti di comicità e risate fragorose invece li regalano i genitori di Tony, Flo e Frank Manero, interpretati magistralmente, con autentico humour ed innata simpatia, da Alessandra Sarno e Gaetano Ingala che per rendere tutto ancora più esilarante colorano le loro battute con uno strepitoso accento pugliese l’una, e siciliano l’altro. Da morire dal ridere!
Il gruppo degli amici di Tony è fatto di bravissimi interpreti, che dipingono alla perfezione lo scenario dei giovani italo-americani dell’epoca, un po’ bulli un po’ cocchi di mamma, con in testa solo le ragazze e fare a botte : Luca Spadaro è Bobby C il migliore amico di Tony, che Spadaro interpreta con grande sensibilità ed in maniera convincente e intensa; Samuele Cavallo è Joey; mentre il rissoso Double J rivive grazie a David Negletto; infine Francesco Lappano è Gus. Degne di nota anche le ottime interpretazioni di Monica Ruggeri -Linda Manero (sorella di Tony), Frank jr.( il fratello prete di Tony) alias Alex Botta , ed in special modo Pauline interpretata da Arianna Galletti, che incanta con la sua fantastica versione dell’ immortale “ How deep is your love”.
Sullo sfondo il mitico Odissey 2001 la discoteca in cui Manero è il re assoluto e la sua corte di ballerini, costituita nel musical in scena all’ Olimpico da un ensamble di ballerini tanto bravi da far perdere la testa: Fabio Gentile,Ilaria Leone,Camilla Lucchini, Carolina Mollo, Jessica Falceri, Marco Ventrella, Eneris Veidia e Janer Veranes.
Le coreografie originali di Valeriano Longoni, rendono il musical esplosivo e spettacolare, con balletti di gruppo cui partecipa l’ intero cast, che trascinano il pubblico comunicando un autentico amore per la danza e la discomusic.
“La Febbre del sabato sera” sarà in scena al Teatro Olimpico fino al 19 febbraio 2017 per poi partire in tour in tutta Italia. A nostro giudizio lo show ha tutti gli ingredienti per diventare il musical dell’anno, in caso voleste avere un’idea di cosa vi attende a teatro guardate il promo del tour cliccando qui
In conclusione se amate la musica e ballare, e volete vivere un’esperienza davvero sensazionale proiettandovi nei mitici anni ’70, non potete assolutamente perdervi la “Febbre del sabato sera”.
Valentina Franci