È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento che definisce il funzionamento del nuovo Registro pubblico delle opposizioni, ora esteso ai numeri di telefono che non sono presenti negli elenchi telefonici pubblici, tra cui i cellulari. Si tratta di un grande passo avanti per difendersi dal telemarketing aggressivo, considerando che finora il Rpo comprendeva solo le numerazioni fisse pubblicate sulle guide telefoniche e gli indirizzi postali, in riferimento alla pubblicità cartacea.
Come funziona il nuovo Registro pubblico delle opposizioni
Il nuovo servizio sarà gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e consentirà finalmente di porre fine a un fenomeno esasperante per tutti i cittadini in possesso di un’utenza telefonica.
Gli operatori dovranno ora muoversi nel rispetto delle nuove norme e potranno, di fatto, chiamare solo gli utenti finali effettivamente interessanti alle offerte e alle proposte fatte dagli operatori dei call center.
La nuova disciplina prevede anche nuove procedure semplificate per accertare i casi di violazione della legge, ad esempio per chi si è mosso al di fuori dei confini nazionali.
L’iter burocratico per l’approvazione del nuovo Rpo
Di seguito l’iter burocratico e legale dell’entrata in vigore del Regolamento che regola le attività di telemarketing.
- Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (29 marzo 2022).
- Consultazioni con i principali operatori del settore del telemarketing e con le associazioni dei consumatori (entro il 28 aprile 2022).
- Emanazione del regolamento tecnico da parte del Ministero dello Sviluppo Economico dopo il via libera dell’Agcom e del
- Garante della Privacy, per il trasferimento delle numerazioni fisse dagli operatori telefonici al gestore del Registro pubblico delle opposizioni (entro il 28 maggio 2022).
- Possibilità per tutti i cittadini di iscriversi al servizio (entro il 27 luglio 2022).
Dunque entro il 27 luglio 2022, finalmente, il Registro pubblico delle opposizioni esteso sarà disponibile per tutti e ogni cittadino potrà esercitare il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per fini commerciali.
Rientrano in questa categoria l’invio di materiale pubblicitario, la vendita diretta, la comunicazione commerciale e il compimento di ricerche di mercato effettuate tramite l’impiego del telefono.
Gli utenti che decideranno di iscriversi, dunque, non dovranno più ricevere chiamate di telemarketing, né vedranno i loro dati ceduti a soggetti terzi.
Continueranno tuttavia a ricevere comunicazioni anche a mezzo telefonico da parte di società con cui hanno un contratto attivo o cessato da non più di 30 giorni per la fornitura di beni e servizi.
Come iscriversi al nuovo Registro pubblico delle opposizioni
Saranno tre le modalità per iscriversi al nuogo Registro pubblico delle opposizioni
- Sito web del Registro pubblico delle opposizioni.
- Chiamata telefonica guidata, con la possibilità di parlare con un operatore umano in caso di difficoltà nell’iscrizione.
- Email.
I cittadini potranno inoltre scegliere a quali aziende revocare i consensi precedentemente rilasciati per telemarketing con la voce Revoca selettiva.
Stretta sul telemarketing selvaggio: cosa rischiano gli operatori
Per quanto riguarda gli operatori di telemarketing, le singole imprese saranno ora obbligate a consultare ogni mese, e comunque prima dell’inizio di ogni nuova campagna, il Registro pubblico delle opposizioni, attraverso una sezione loro dedicata.
Saranno dunque tenuti a verificare i numeri che intendono contattare. Se non rispetteranno questi obblighi, rischieranno sanzioni amministrative pecuniarie molto salate, fino a 20 milioni di euro e fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente.