“Prima era molto complicato, con tempi lunghissimi. Ora la sospensione scatta in 48 ore ed entro un mese arriva il licenziamento”, che gli statali rischiano “nel caso esistano prove schiaccianti, come una documentazione foto-video: il dipendente pubblico di Sanremo che timbra in mutande, per capirci”. Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, spiega così la legge contro i cosiddetti furbetti del cartellino e, in un’intervista alla Stampa, annuncia norme contro gli assenteisti del venerdì.
Ai casi come la malattia di massa dei vigili romani a Capodanno “stiamo lavorando nel Testo unico del pubblico impiego, che contiamo di presentare entro l’anno”, dice Madia. “Stiamo lavorando a norme specifiche contro le assenze di massa e sulle assenze reiterate nello stesso giorno, spesso il lunedì o il venerdì. E poi cercheremo di semplificare, e di evitare che vizi formali possano prevalere sul merito”. In vista dei ballottaggi, Madia interviene sulle candidate del M5S a Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino. “Mi colpisce che siano più preoccupate di distinguersi dalle altre forze politiche che di interessarsi realmente dei problemi delle persone”, commenta il ministro. “Da donne giovani candidate in un movimento giovane, mi sarei aspettata un livello umano diverso. Perché le competenze si possono anche acquisire, ma se vivi la politica solo come contrapposizione a prescindere, questo ti resterà. Ed è un atteggiamento proprio della peggiore vecchia politica”.