Studenti in piazza, scontri e feriti. “Siamo stati picchiati”

Tensione durante i cortei organizzati dagli studenti in tutta Italia ‘contro crisi e austerità’. Da Nord a Sud è stato un susseguirsi di scontri nella piazze tra  tra cariche della polizia e lanci di fumogeni.

Alta tensione a Roma. E’ terminato in piazzale dei Partigiani il corteo degli studenti dei licei romani che questa mattina hanno manifestato nel centro della capitale. Dopo alcuni momenti di tensione, con tafferugli e cariche delle forze dell’ordine, a Porta Portese, i manifestanti hanno sfilato per via Marmorata per poi fermarsi davanti alla fermata della stazione metro Piramide, dove hanno gettato un fumogeno in un cestino di ghisa per l’immondizia. Trascinati per terra, picchiati e minacciati con un manganello puntato alla gola. A denunciare quanto accaduto questa mattina durante i tafferugli con le forze dell’ordine a Porta Portese sono gli stessi studenti che stanno ancora manifestando nella capitale. Diverse decine di manifestanti hanno tentato di forzare un blocco degli agenti ma sono stati respinti con una breve carica di alleggerimento. Sono quattro gli agenti di polizia contusi durante gli scontri al corteo degli studenti a Roma. Prima degli scontri, riferisce la questura, è partita dai manifestanti una sassaiola e un fitto lancio di oggetti contundenti nei confronti del cordone degli agenti, durante i quali alcuni agenti sono rimasti contusi.

Uno studente minorenne, che era stato fermato e identificato, è stato riaffidato ai genitori. I tafferugli, avvenuti davanti Porta Portese, sono durati solo alcuni minuti. Un minorenne è stato fermato durante i tafferugli tra gli studenti in corteo a Roma e le forze dell’ordine nella zona di Porta Portese. Il quindicenne, studente del liceo Virgilio, sarà ora portato in commissariato per l’identificazione e poi riaffidato ai suoi genitori o ad un maggiorenne. La Digos di Roma sta identificando alcuni studenti, promotori della manifestazione non autorizzata. Sono stati anche sequestrati alcuni oggetti lanciati e utilizzati dagli studenti al momento delle tensioni, come diversi scudi di plexiglass.

Milano, fumogeni e cariche della Polizia. Il caro-libri, le banche, la “privatizzazione della scuola pubblica” e “la mercantilizzazione del sapere”: questi i temi al centro del corteo degli studenti a Milano durante il quale ci sono stati momenti di tensione. La manifestazione – che simbolicamente apre l’autunno delle rivendicazioni giovanili – è partita, questa mattina poco prima delle 10, da Largo Cairoli. Complessivamente un migliaio di ragazzi (dati degli organizzatori), sopratutto delle superiori oltre che dell’università, si sono divisi in due tronconi. “C’é una persona con lo zigomo aperto e un’altra con la ferita alla testa oltre a diversi contusi come risultato di una carica abbastanza pesante”: così hanno raccontato alcuni dei manifestanti che oggi erano davanti alla sede della Regione Lombardia in una sorta di conferenza stampa al collettivo Lambretta fra via Apollodoro e piazza Ferravilla. A loro dire si è trattato di “una carica ingiustificata di 30 metri con i poliziotti che avevano addirittura superato i ragazzi, tanto correvano”. “Le strade – hanno commentato – sono di chi vive questa città e devono essere libere. Noi siamo stati manganellati, picchiati e repressi, è inaccettabile. Noi abbiamo provato a raggiungere la Regione in modo pacifico contro quanto sta succedendo”.

Torini, diversi contusi. Cinque studenti – secondo la questura – sono rimasti contusi nel corso dell’azione di dispersione del corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi,per identificarli. Al momento sembra ritornata la calma nel corteo di studenti. Il manifestante rimasto lievemente ferito ha rifiutato le cure e si è allontanato, mentre gli altri colpiti dai manganelli dalla polizia non hanno riportato contusioni gravi. Addosso ad alcuni dei 15 fermati per l’identificazione, la polizia ha trovato dei sampietrini. Dopo l’azione di alleggerimento da parte degli agenti, il corteo si é ricomposto in via Garibaldi, ha raggiunto il Municipio, ha proseguito verso piazza Castello e piazza Vittorio. “Abbiamo riportato 30 contusi per caduta a terra e due feriti a causa delle manganellate e delle cariche della polizia”. Lo dice Daniele Mirandola, portavoce del Ksa, Kollettivo Studentesco Autonomo, organizzazione del corteo degli studenti di stamani. “Una ragazza di 19 anni – spiega – e un ragazzo di 16 hanno subito ferite lacero-contuse alla testa e sono andati in ospedale,dove sono stati medicati”. Il Ksa ha annunciato un’assemblea per mercoledì allo scopo di valutare le iniziative da intraprendere.

Palermo, in fiamme tessere elettorali .Un lungo serpentone formato dagli studenti di gran parte degli istituti superiori palermitani ha attraversato la città. Durante tutto il corteo cori e cartelli contro il governo Monti. “Siete bravi solo a tagliare”; “la riforma fatela davvero libri di testo a costo zero” alcuni degli slogan più gettonati. Ma la sorpresa arriva a conclusione della manifestazione, davanti la sede della presidenza della regione, quando tra l’applauso dei migliaia di studenti sono state bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione “nessuna fiducia nella casta”. “E’ Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali – dichiara Bianca Giammanco, studentessa del liceo Umberto I ed esponente del Coordinamento studenti Medi – ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi”. “Molti di noi – continua Giammanco – quest’anno per la prima volta saranno chiamati ad esprimere un voto per le elezioni siciliane . Ecco allora il nostro modo di fare capire che se ne devono andare tutti a casa perché la crisi hanno contribuito a crearla loro politici di tutti i colori. Bisogna rimettere al centro la scuola e invitiamo non solo gli studenti che lo hanno fatto oggi ma tutti i siciliani a scendere in piazza per bloccare l’austerità e le politiche di rigore”.

Napoli, lancio di uova. Il corteo degli studenti in corso a Napoli, attraversando le strade della città, è passato anche davanti alla sede della Provincia dove si è registrato un lancio di uova. Altre uova sono state lanciate dai manifestanti all’indirizzo di un’agenzia della BNL. Gridando slogan contro il Governo e il ministro Profumo, e facendo esplodere grossi petardi, ora il corteo si sta ora dirigendo verso la sede della Regione Campania di Palazzo Santa Lucia.

 

 

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