Sull’increscioso episodio che ha visto come protagonista un soggetto disabile a cui sono stati negati diritti nonostante la normativa vigente, interviene il Movimento Politico “Partiamo da qui” supportando la famiglia coinvolta.
Ad un soggetto disabile è stato negato il diritto di accesso nello spazio dell’isola pedonale del centro cittadino, nonostante fosse previsto dal regolamento. Non sono servite le richieste, quasi delle suppliche, che il soggetto disabile ha rivolto al Vigile preposto al varco di accesso per modificare la situazione. Dopo i continui solleciti, il soggetto disabile si è sentito rispondere con una frase che purtroppo lascia trapelare pregiudizi e profonde esclusioni: “Troppi i disabili in circolazione!”.
Il caso, che appare paradossale e umanamente increscioso, si è verificato a Milazzo la sera di venerdì 16 agosto 2024, verso le ore 21:30, nei pressi di Piazza Caio Duilio. A renderlo noto è stata la signora M. C., madre del soggetto disabile, con uno sfogo pubblicato sui social.
Queste le parole della madre del giovane disabile messinese:
«Mio figlio (munito di regolare pass disabili) si è recato in centro per cenare in uno dei locali presenti nello spazio dell’isola pedonale. Era sua volontà poter esercitare il diritto riconosciuto ai soggetti disabili di poter parcheggiare all’interno dell’isola pedonale cosi come previsto dalla normativa vigente oltre che da sentenze della Corte di Cassazione. Purtroppo, il vigile urbano ha negato l’accesso rispondendo che non era a conoscenza della specifica regolamentazione della materia e, dopo aver effettuato una telefonata d’accertamento – presumo – al Comando Vigili, ha anche aggiunto che non era consentito l’ingresso perché “Troppi i disabili in circolazione!”».
Il soggetto disabile è stato costretto a parcheggiare lontano, raggiungendo poi la meta con tutte le difficoltà del caso.
Il Movimento Politico Culturale “Partiamo da qui” non ci sta.
«Il nostro impegno – specifica il Presidente Ninni Petrella, facendosi portavoce di tutto il Movimento – è rivolto alla coesione e a una maggiore partecipazione di tutti i cittadini alle dinamiche locali, sociali e politiche, promuovendo trasparenza, inclusione e attenzione verso il prossimo, per una società adatta alle esigenze di tutti! Appare chiaro il fatto che il Comune di Milazzo non applichi le normative vigenti, forse il corpo della Polizia Locale attuale non è neppure preparato adeguatamente e questo non è ammissibile. La madre del ragazzo, giustamente, chiede che il personale preposto abbia una preparazione adeguata sia in termini normativi sia in termini umani, perché è inammissibile che agenti in divisa si sentano nelle condizioni di offendere la sensibilità, la dignità e la libertà di soggetti in difficoltà. Noi del Movimento siamo contro tutte le forme di ingiustizia e discriminazione, ci schieriamo pubblicamente con il ragazzo disabile coinvolto nella vicenda e proponiamo una revisione profonda nel corpo della Polizia Locale, un’adeguata istruzione, appropriati aggiornamenti periodici e, soprattutto, un’attenta educazione al rispetto verso il prossimo».