“La Prefettura di Napoli proseguirà l’attività di monitoraggio – prevista dal Protocollo d’Intesa stipulato in data 20 giugno 2018 con l’Autorità di Gestione del PON Legalità, la Regione Campania, la Prefettura di Napoli, la Direzione Scolastica regionale, il Comune di Napoli e l’ANCI Campania – dell’attuazione del progetto “Percorsi di Inclusione, Innovazione Territoriale e Empowerment” (PITER), destinato al “Rione Sanità” di Napoli. Il Progetto, di natura sperimentale e prototipale, finanziato al Comune di Napoli dal Ministero dell’Interno – PON Legalità per 3 mln di euro, sta consentendo la presa in carico di 300 minori tra i 6 e i 18 anni, a grave rischio di emarginazione sociale e criminalità, attraverso il contrasto della dispersione scolastica e l’avviamento di un percorso di inclusione, che comprende anche la formazione professionale.” E’ quanto si legge nell’Accordo per la promozione e l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata e per lo sviluppo della Città di Napoli (all’ART. 16 – Interventi in favore dei giovani: contrasto alla dispersione e abbandono scolastico, al disagio e alla devianza minorile) siglato alla presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e dal Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.”
Tutto ciò testimonia la valenza del lungimirante progetto PITER, tanto che nello stesso accordo si legge che “Il Comune di Napoli si impegna a verificare la possibilità di mutuare, promuovendo le opportune sinergie con gli altri soggetti coinvolti, il progetto Piter in altri territori cittadini ad elevato rischio di abbandono giovanile, proseguendo le interlocuzioni con il Ministro dell’Interno finalizzate ad ottenere ulteriori risorse per proseguire le attività” e “La Prefettura di Napoli si impegna altresì a verificare la disponibilità di ulteriori linee di finanziamento gestite dal Ministero dell’Interno per la realizzazione di progetti di educazione alla legalità, anche al fine di sostenere il Patto Educativo per la Città Metropolitana di Napoli, iniziativa promossa dall’Arcivescovo di Napoli affinché bambini, ragazzi e giovani possano essere rimessi al centro delle politiche educative e del dibattito cittadino con un percorso condiviso capace di creare rete tra Istituzioni, Chiesa, Terzo settore, mondo dell’associazionismo e del volontariato… Pertanto, al fine di affrontare efficacemente il fenomeno del disagio e della devianza minorile, le Parti si impegnano a favorire forme di collaborazione ulteriori con i soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nella promozione di interventi in ambito educativo e a sostenere il ruolo proattivo delle scuole e delle Università nella diffusione della cittadinanza attiva e della cultura della legalità.” Si ricorda che il progetto dei “Percorsi di Inclusione Territoriale ed Empowerment” nel Rione Sanità di Napoli, gestito dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. e dal Consorzio “Luna” s.c.s., si prefigge di avviare una modalità di intervento efficace e replicabile allo scopo di prevenire e/o riparare alla fuoriuscita dal sistema scolastico e formativo, incentivando percorsi civici di legalità sul territorio. Il progetto ha pure l’obiettivo di garantire l’inclusione sociale sostenendo le famiglie del popolare rione Sanità attraverso una rete stabile e coesa di stakeholder attivi sul territorio (istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del terzo settore e altri soggetti privati del Rione Sanità).