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Una prestazione non entusiasmante ma vincente dell’Italia. Gli azzurri hanno piegato per due reti a zero Malta, nel primo tempo c’è stato il guizzo di Destro, poi nel recupero Peluso ha arrotondato il risultato. Sicuramente non si può parlare di una partita memorabile, di quelle che passano alla storia per emozioni, ma gli uomini di Prandelli avevano la necessità di mettersi alle spalle il mezzo passo falso di Sofia e conquistare i tre punti. È stato fatto, senza brillare, ma almeno è stato fatto. E alla fine il pubblico emiliano ha applaudito la Nazionale azzurra che, comunque, è stata padrona del campo e non ha subito alcuna pressione da parte dei generosi e volitivi avversari. Davvero sottotono la prima frazione, poi la ripresa ha infiammato di più il pubblico, complice anche la verve di uno come Insigne che non ha avvertito minimamente la tensione del debutto e ha messo a ferro e fuoco la difesa avversaria. Ma gli attaccanti non hanno trovato il guizzo vincente, ci hanno provato più volte Osvaldo prima e Pazzini poi, al fotofinish, però, la zuccata che si è trasformata in gol è stata di Peluso. Ottima prova del laterale orobico, le cui scorribande sulla sinistra insieme ad Insigne, hanno davvero tenuto costantemente sotto scacco i maltesi. Al di là del gol, ottimi movimenti anche da parte di Destro che, adesso, dovrà mettersi in mostra anche con la maglia giallorossa visto che rileverà proprio lo squalificato Osvaldo. Buon test per la Nazionale, qualcuno si aspettava una goleada che non c’è stata, del resto non si può dire che sia stata un’Italia scintillante, ma si è accontentata di dettare le regole del gioco, di proporre fraseggi nello stretto, aperture precise e fiammate improvvise. Sono sicuramente altri gli impegni in cui si capirà la reale tenuta di questa nuova Italia disegnata da Prandelli, ma quando si vince, anche contro avversari non trascendentali, una dose di fiducia viene sempre instillata nel corpo di una squadra. Una serata in cui la scioltezza è stata preferita all’impeto.
Maurizio Longhi
