Successo per “Che disastro di Commedia” al Teatro Greco di Roma

Martedì 6 dicembre in una fredda serata romana, ma in un Teatro Greco tanto gremito da divenire caldissimo, ha debuttato per la prima volta in Italia “Che disastro di Commedia !“ ed è stata accolta subito con grande calore dal pubblico, che ha riso ininterrottamente dinanzi alle vicende tragicomiche della compagnia teatrale più pasticciona che si sia mai vista in scena.
Scroscianti risate ed applausi a scena aperta hanno così segnato la “prima” italiana della commedia, già campione d’ incassi a Londra e premiata agli Olivier Awards nel 2015 come Miglior Commedia dell’anno, e nel 2016 vincitrice del Premio Molière in Francia.

Nata in un minuscolo teatrino di un pub a Londra, “Disaster Comedy” è stata scritta da Jonathan Sayer, Henry Shields, Henry Lewis e diretta da Mark Bell, riscuotendo rapidamente un così grande successo che è arrivata al Duchess Teathre di Londra nel 2014, dove è ancora attualmente in scena e dove tutte le sere da due anni continua a ricevere i favori del pubblico.

che-disastro-di-commedia-2-684x650-2La commedia si basa su un fiume incontenibile di gag paradossali tutte da ridere, che ironizzano su tutte le peggiori paure e gli errori che qualsiasi attore sul palco teme di compiere e non dovrebbe mai commettere.

La trama della commedia (il cui sottotitolo “ The play that goes wrong” è già tutto un programma)ruota attorno ad una compagnia teatrale amatoriale,la Cornley Polytechnic Drama Society, che dopo aver ereditato inaspettatamente una cospicua somma di denaro, tenta di mettere in scena un ambizioso spettacolo giallo che si sviluppa intorno a un misterioso omicidio nel West End, intitolato ”Delitto a villa Haversham”. La produzione è però destinata ad essere un vero cataclisma, in cui errori, strafalcioni, momenti imbarazzanti e veri disastri provocati dalla simpatica incapacità della compagnia teatrale più pazza del mondo, la fanno da padrone. Come se non bastasse ”Delitto a villa Haversham” è basato su un pessimo giallo di serie B, dalla trama incongruente, battute poco credibili e un finale insensato.

pignottaLa Cornley Polytechnic Drama Society è presentata sin dall’ inizio come la peggior compagnia teatrale di tutti i tempi (esilarante la presentazione iniziale della compagnia al grido di : “Non è un segreto che…”): infatti si tratta di una compagine sgangherata di giovani attori allo sbaraglio alle loro spalle, la sontuosa scenografia che riproduce una villa vittoriana, in cui si dovrebbe svolgere il giallo, è una vera e propria “trappola mortale” pronta a travolgerli (con effetti di incontenibile comicità sul pubblico in sala); il regista è ( ironicamente e volutamente) un incapace senza talento; la prima attrice sviene in continuazione; uno dei protagonisti è un modello narcisista e senza cervello che vuol far l’attore a tutti i costi; la direttrice di scena costretta a improvvisarsi attrice poi si monta la testa, ed inscena un esilarante duello all’ “ultimo sangue” per che_disastro_di_commediasoffiare la parte alla protagonista femminile; mentre la vittima dell’ omicidio non riesce veramente mai a morire e rientra più volte in scena al momento sbagliato. La produzione della compagnia inglese si rivela quindi una catastrofe e gli attori vanno nel panico combinandone una peggio dell’altra. In tutto ciò le scene crollano, le porte si bloccano, gli oggetti di scena non sono mai dove dovrebbero essere, la musica sbagliata parte al momento sbagliato, il tecnico del suono è sempre distratto e combinaguai,certi attori fanno clamorosi errori di pronuncia o dimenticano le battute mentre altri continuano imperterriti a recitare incuranti del caos, affettando grandi doti attoriali mai possedute. Tutto ciò si trasforma in un mix esilarante per il pubblico in sala, che colto il meccanismo di fondo, apprezza molto lo humour paradossale di stampo british che connota la pièce.

2125422_11_-_foto_di_scena_-_che_disastro_di_commedia-04039_-_okLa versione italiana vede sul palco un cast di bravissimi giovani attori italiani, che al Teatro Greco hanno dimostrato che non hanno niente da invidiare ai colleghi inglesi, quanto a comicità e talento: Gianluca Ramazzotti perfetto nei panni dell’attore d’esperienza ma purtroppo gravemente smemorato(Perkins il maggiordomo) , Gabriele Pignotta irresistibile nella parte del “morto” (Charles Haversham), Luca Basile nei panni di uno spassosissimo “bello e scemo”(Cecil Colleymoore), Marco Zordan è invece bravissimo come Ispettore, ed a noi nella sua finta serietà mista a goffaggine ha anche ricordato un pò la mitica “pantera rosa”; Yaser Mohamed poi nei panni del primo attore “convinto” di avere erratamente tutto sotto controllo(Thomas Colleymore),Viviana Colais(la prima attrice e Florence Colleymoore) che ci ha fatto divertire tantissimo nella scena del bacio con Cecil ed è assieme a Stefania Autuori( la direttrice di scena) stupenda protagonista di una buffissima lotta “fratricida” che incarna un pò tutte le gelosie tra donne rivali.

Il regista è anche a Roma l’ orginale, Mark Bell, e riguardo allo spettacolo egli ha dichiarato che molti spunti contenuti nella commedia sono frutto del suo lavoro come regista con i suo allievi-attori alla LAMDA, London Academy of Music & Dramatic Art ed ha poi aggiunto sulla sua esperienza italiana che :” Qui a Roma, come a Londra, ho il privilegio di lavorare con attori di grande talento che si impegnano seriamente e quello che vedrete sarà frutto della loro abilità, dedizione e capacità di essere “stupidi”. Non sottovalutatelo, si tratta di una capacità straordinaria e rara”. E noi dobbiamo dargli ragione:lo spettacolo funziona proprio grazie alla bravura degli attori, che interpretano con scioltezza le situazioni più assurde risultando sempre divertenti e ‘credibili’ nella loro “follia”.

Si tratta quindi a nostro giudizio di una strepitosa commedia degli errori, dall’umorismo travolgente che evoca molto le meravigliose gag ricche di giochi di parole dei “Monty Python”, e ricorda gli accenti metateatrali di “Rumori Fuori Scena”, regalando al pubblico due ore piene di ritmo e di autentica comicità senza mai essere volgare,uno spettacolo davvero adatto a tutti dai bambini ai centenari, che si divertiranno tantissimo a ridere delle disavventure sempre crescenti che colpiranno gli attori.

“Che disastro di Commedia” è stata già un grande successo a Londra dove è nata ed ora è contemporaneamente in scena in cinque capitali europee: Londra, Parigi, Budapest, Atene e Roma.

Con queste premesse e vista la reazione del pubblico romano c’è da aspettarsi lo stesso successo nella Capitale, dove “Che disastro di Commedia” resterà fino al 15 Gennaio 2017, perciò se volete ridere di cuore non perdetela!

Valentina Franci

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