Come previsto, gli Stati Uniti hanno deciso di revocare definitivamente le sanzioni economiche imposte al Sudan. L’annuncio, contenuto in un comunicato del Dipartimento di Stato americano diffuso ieri, era stato anticipato da indiscrezioni dei giorni precedenti. La decisione è stata presa “in riconoscimento delle costanti positive azioni per mantenere una cessazione delle ostilità in aree di conflitto in Sudan”, dell’aver “migliorato l’accesso umanitario” nel paese “e mantenuto una cooperazione con gli Stati Uniti nell’affrontare conflitti regionali e la minaccia del terrorismo”, si afferma nella nota. “La revoca sarà effettiva dal 12 ottobre”, viene aggiunto.
L’embargo commerciale è durato 20 anni ma poco prima di lasciare l’incarico a gennaio, l’allora presidente Barack Obama aveva ordinato di revocare le sanzioni temporaneamente, con revoca definitiva a luglio in caso di mancato intervento da parte del suo successore. L’attuale capo della Casa Bianca, Donald Trump, poco prima della scadenza aveva però concesso alla propria amministrazione altri tre mesi per prendere una decisione, entro il 13 ottobre. Washington comunque non ha tolto il Sudan dalla sua lista nera di paesi sponsor del terrorismo né ha lasciato cadere il proprio sostegno a che il presidente Omar al-Bashir venga processato per crimini di guerra.