La prima tappa pirenaica la vince l’australiano Michael Rogers coronando una lunga fuga di cui è stato assoluto protagonista spaccando il gruppo sul Port de Balès e andando via a fondovalle grazie alle sue doti da passista. Così il tre volte campione del Mondo a cronometro arriva da solo a braccia alzate a Bagneres de Luchon coronando unì’annata che lo ha visto trionfare anche sullo Zoncolan. Nel giorno dell’omaggio a Fabio Casartelli sul Porte d’Aspet, la tappa è caratterizzata dalla fuga di ventuno uomini e cioè Bernhard Eisel, Vassil Kiriyenka (Sky), Jon Izagirre (Movistar), Michael Rogers (Tinkoff), Jan Bakelants, Michal Kwiatkowski (OPQS), Samuel Dumoulin, Matteo Montaguti (AG2R), Tom-Jelte Slagter (Garmin), José Serpa (Lampre), Jérémy Roy (FDJ), Tony Gallopin (Lotto), Greg van Avermaet (Bmc), Cyril Gautier, Kévin Reza, Thomas Voeckler (Europcar), Michael Albasini, Jens Keukeleire (Orica), Roger Kluge (Iam), Anthony Delaplace, Florian Vachon (Bretagne), Tony Gallopin (Lotto). La fuga imbocca con oltre dodici minuti di vantaggio la salita finale del Port de Balès, ascesa di 11,7 km al 7,7% di pendenza media che fa grande selezione sia davanti che dietro. Tra i fuggitivi sono Michael Rogers e Vassil Kiriyenka ad alzare il ritmo e a frantumare la fuga mentre nel gruppo Nibali è Visconti, per conto di Valverde, a tirare. Il Port de Balès costa caro al giovane Bardet, terzo in classifica, che si stacca da Nibali, Valverde e Pinot il cui forcing crea un piccolo buco con lo spagnolo ricucito in discesa. Davanti sono Serpa, Kiriyienka, Voeckler, Gautier e Rogers a giocarsi la tappa con l’australiano, tre volte campione del mondo a cronometro, che fa valere le sue doti da passista per fuggire via a cinque chilometri dall’arrivo involandosi verso la vittoria mentre dietro Nibali, nonostante sia un gran discesista, non prende rischi e si limita a controllare reagendo splendidamente all’attacco di Valverde.
Sebastiano Borzellino