Il caso dello sparo di Capodanno che ha coinvolto il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, continua a tenere banco.
Il Pd chiede ai ministri Nordio e Piantedosi di fare chiarezza sul caso dello sparo esploso a Capodanno che vede coinvolto il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo. A chiederlo sono stati Debora Serracchiani, responsabile nazionale Giustizia e prima firmataria, Federico Gianassi, capogruppo in commissione Giustizia e i colleghi Michela Di Biase, Marco Lacarra e Alessandro Zan.
Ai ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, il Pd dichiara: “Chiediamo ai ministri Nordio e Piantedosi di chiarire urgentemente lo svolgimento dei fatti relativi ad una vicenda che ha visto protagonisti il sottosegretario alla giustizia Delmastro delle Vedove, gli agenti della sua scorta e alcuni agenti della polizia penitenziaria del carcere di Biella, nonché congiunti di questi, che risulta abbiano partecipato ad una festa di Capodanno a Rosazza in provincia di Biella”.
Sebbene c’è chi ha deciso di incriminare il deputato FdI, testimoniando che la sera di Capodanno avesse in mano la pistola mostrandola agli invitati, Emanuele Pozzolo dichiara fermamente che l’arma gli sia caduta, facendo partire il colpo.
In un’intervista al Corriere della Sera, sostiene che “la cosa che più mi ha ferito in questi giorni è stato il silenzio di Delmastro. Non si è mai fatto sentire. Ma dimostrerò che non sono stato io a sparare“. Secondo alcune fonti, infatti, un altro individuo presente alla festa potrebbe aver sparato, colpendo per errore Luca Campana, operaio 31enne e genero del capo scorta del sottosegretario alla giustizia.
Intanto continuano le indagini sul caso Pozzolo: bisognerà chiarire è il motivo per il quale avrebbe estratto la pistola. Sarà stato per farla vedere a qualcuno – anche se il deputato FdI nega l’ipotesi – mentre “resta anche da capire perché si sia sottoposto allo ‘stub’ che verifica se una persona ha sparato e si sia invece rifiutato di consegnare i vestiti che indossava”.