Un piccolo passo verso la condivisione. Un tentativo di accordo, sofferto, ma voluto dai leader politici, in un momento in cui l’esecutivo italiano pecca di forti divisioni interne.
Ma il vertice tra il leader del Pdl, Silvio Berlusconi e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, non è andato così male. A differenza di quanto ci si poteva aspettare, per dirla con le parole di Enrico Letta. “ è stato un buon incontro. Ma siamo solo all’inizio”
“Un incontro utile per chiarirci sui criteri per individuare insieme una rosa di personalità che possa rappresentare l’unità del paese. In un momento di grandi divisioni, il Pd sente la forte responsabilità che sul presidente della Repubblica ci sia un segnale forte di unità nazionale”, ha detto ancora Letta.
“Bisogna che si parta da una larga condivisione. Monti è d’accordo e oggi mi sembra che il Pdl si muova su questa strada”. Il vicesegretario del Pd spiega così l’atteggiamento del Pdl. “E’ necessario tentarle tutte per arrivare a un presidente eletto con un largo consenso”, ha aggiunto Enrico Letta.
“Non abbiamo parlato di nomi. Prima servono i criteri”, ha aggiunto Letta. “Abbiamo parlato esclusivamente di presidenza della Repubblica – ha detto ancora il vicesegretario del Pd. “L’obiettivo è arrivare ad una elezione con un largo consenso. Non abbiamo parlato di nomi. Penso ci saranno altri incontro con il Pdl”.
“L’incontro con l’on. Pierluigi Bersani e l’on. Enrico Letta – spiega il segretario del Pdl Angelino Alfano in una nota diffusa al termine dell’incontro – è stato l’occasione per confermare quel che abbiamo sempre detto: il presidente della Repubblica deve rappresentare l’unità nazionale e dunque non può essere, e neanche può apparire, ostile a una parte significativa del popolo italiano”.
“Nei prossimi giorni potranno esserci ulteriori appuntamenti per compiere ogni sforzo tendente ad assicurare condivisione per una scelta così delicata e importante”, ha aggiunto Alfano.
Quella che verrà scelta per il Colle “deve trattarsi di una personalità di indiscusso prestigio e di riconosciuta competenza istituzionale. Durante l’incontro non sono stati fatti nomi di possibili candidati”, ha spiegato il segretario del Pdl.
“Il presidente Silvio Berlusconi ha ribadito la propria disponibilità a fare ciò che è utile all’Italia a difesa del consenso ricevuto e della fiducia che milioni di italiani anche questa volta gli hanno accordato”.
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, incontrerà giovedì il leader della Lega Roberto Maroni per un confronto per cercare una personalità condivisa come nuovo presidente della Repubblica.
“Se fossi in Berlusconi darei i voti per il governo a Bersani tanto in pochi mesi va a schiantarsi, e poi vinco. Se fosse furbo dall’incontro con Bersani uscirebbe qualcosa”. Così Umberto Bossi con i cronisti a Montecitorio. Quanto alla possibilità che la Lega possa appoggiare il Pd al Senato, “permettetemi di non rispondere..”.