”Casaleggio ne sa piu’ di noi, ha fatto un impero, parliamone domani con lui”. Lo ha dichiarato, a proposito della comunicazione esterna del movimento, un neoparlamentare siciliano del Movimento cinque stelle durante l’incontro di oggi in un hotel romano al quale le agenzie di stampa sono riuscite a partecipare. ”Non tutto quello che diciamo o facciamo lo possiamo riportare all’esterno”.
Per i prossimi sei mesi, cioè per il periodo chiamato semestre bianco le camere non possono essere sciolte, come dice la nostra Costituzione. Per cui i partiti che hanno vinto le elezioni, o almeno quelli che hanno portato i loro candidati a Roma, devono decidere sul da farsi. In questi giorni, tra battute al vetriolo di Grillo contro Bersani del Pd e Silvio Berlusconi del Pdl, il leader del M5S non ha risparmiato nessuno e neanche i suoi stessi Grillini. Infatti, in un summit segretissimo a Roma, sembra che Beppe Grillo abbia detto: “Chi cambia casacca va cacciato. L’eletto non può fare il c…. che gli pare”. Intanto Bersani aspetta di capire quale sarà la scelta di Grillo e nel frattempo pensa a un piano B che possa sbloccare la situazione. Cosa alquanto difficile se come ha più volte dichiarato lo stesso grillino, non si affrontano i temi caldi di questa tornata elettorale: bisogna cambiare la legge elettorale e tagliare le spese dei parlamentari, altrimenti non se ne fa nulla. Tutto ciò anche in considerazione del fatto che, sia Berlusconi sia Bersani, hanno avuto un anno di tempo con il governo Monti per affrontare le prime due grandi riforme italiane, ma nulla hanno fatto. Probabilmente per non perdere consensi e per assicurarsi la pensione.