Una forte e duratura stretta di mano ha suggellato la ‘ritrovata pace’ tra Donald Trump e Vladimir Putin. O meglio tra Stati Uniti d’America e Russia. Le tensioni della vigilia sui dossier da discutere sono state eliminate in oltre due ore di colloquio nella Sala Gotica al Palazzo presidenziale della capitale finlandese. Ucraina, Corea del Nord, elezioni americane, allargamento ad est della Nato, Siria. Ma anche rapporti con l’Ue ed economia mondiale. Hanno discusso tanto i due presidenti. Ed alla fine, stando alle dichiarazioni finali, sembrano essere quasi due ‘vecchi amici’. Tanto che Putin spiega che i contatti Russia-Usa “continuano costantemente, abbiamo parlato al telefono, ci siamo visti a margine di diversi eventi internazionali. Ma certamente è arrivata l’ora di parlare in maniera particolareggiata dei nostri rapporti bilaterali e dei punti nevralgici internazionali, ce ne sono parecchi”. E nonostante le divergenze note tra Mosca e Washington, “il mondo vuole veramente che andiamo d’accordo – ha detto Trump a Putin – siamo due grandi potenze nucleari. Abbiamo il 90% del nucleare, non è una cosa buona, è una cosa cattiva. E spero che potremo fare qualcosa per questo. Perché non è una forza positiva, è una forza negativa”.
Putin. Stop alla guerra fredda. “Ci sono stati dei momenti complicati nelle relazioni Usa-Russia, e questo ha contribuito a creare un’atmosfera tesa, ma dobbiamo lasciare alle spalle il clima da Guerra fredda e le vestigia del passato”, ha detto Vladimir Putin. “Dobbiamo ricostruire le fondamenta dei rapporti tra i nostri paesi e trovare il modo di metterli sui binari della crescita – ha aggiunto Putin – . Comunque siamo molto contenti di questo incontro”.
Russiagate. Trump: una farsa. Putin: nessuna interferenza. “L’inchiesta sul Russiagate è stata un disastro, ci ha tenuto separati, è una farsa. Ancora dobbiamo trovare le prove. E’ stata una campagna elettorale onesta. Ho battuto correttamente Hillary. Il Russiagate ha messo in difficoltà le relazioni delle due più importanti potenze nucleari” ha detto il presidente americano Donald Trump in relazione alle accuse di ingerenza da parte del Cremlino nelle ultime presidenziali americane. E sulla stessa linea Putin. “Ripeto ciò che ho già detto in molte occasioni: la Russia non ha mai interferito né mai interferirà negli affari interni americani”, incluse le elezioni. “Qualsiasi materiale dovesse venire alla luce, lo potremmo analizzare insieme, attraverso i gruppi sulla sicurezza”.
La battaglia sull’energia. Con la Russia “siamo concorrenti nella fornitura di energia quando parliamo di oleodotti”, in questo momento “gli Usa sono i fornitori più importanti nel campo energetico e credo che saremo concorrenti onesti e leali. Abbiamo parlato di tutto ciò nel nostro colloquio, anche con toni molto accesi, vedremo come andrà a finire, al momento ci sono molte fonti per l’approvvigionamento”, dice Trump.
Crimea. C’è divergenza. Sul problema della Crimea i due leader hanno rimarcato le loro rispettive distanze sulla vicenda. Vladimir Putin è stato netto: “Per la Russia la questione della Crimea è chiusa perché l’annessione è avvenuta in seguito ad un referendum conforme alla legge”. Per Trump, secondo Putin, si parla di una “annessione illegale”.