Dopo la proroga dei tempi del superbonus 110% per le villette fino al 30 settembre, arrivano le ennesime modifiche alla disciplina sulla cessione dei crediti d’imposta.
Nell’ultima bozza del decreto Aiuti al vaglio del Consiglio dei ministri, è stato stabilito gli istituti di credito potranno “cedere a non retail”, ovvero a operatori qualificati senza che prima vi sia stato un passaggio tra gli istituti di credito. Inoltre è stato tolto il limite alle cessioni dei crediti ed è stata introdotta la possibilità di cedere non tutto il credito in una sola volta ma di frazionare l’importo in più operazioni.
Superbonus e cessione del credito, cosa cambia
Con l’obiettivo di superare lo scoglio di molte banche che rifiutano le pratiche, nella nuova versione del decreto gli istituti di credito potranno cedere il credito a non retail, ovvero soggetti qualificati.
È stata anche introdotta la possibilità di cedere “sempre”, e non più quindi in numero limitato, crediti ai clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, o con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione.
Superbonus, come funziona la cessione del credito
Chi ristruttura casa può trasferire la detrazione fiscale garantita dal superbonus a imprese, banche, enti o professionisti grazie alla cessione del credito, e in cambio avere subito i soldi che servono per iniziare i lavori oppure per accedere a un mutuo o a un finanziamento.
Inizialmente era possibile cedere il credito ad altre società o enti per un numero illimitato di volte per accedere al superbonus, poi per evitare frodi è stato messo un limite a una sola cessione del credito, limite superato col decreto Sostegni ter, che ha portato la cessione fino a 3 volte, di cui uno in favore di chiunque e 2 in favore di banche o istituti di credito.
Superbonus, verso la quarta cessione del credito
Il decreto Energia ha consentito alle banche di optare per una quarta cessione del credito in favore di altri soggetti: le banche potranno cedere i crediti ad altri clienti anche senza che prima ci sia un passaggio tra gli stessi istituti di credito.
Non solo: si delinea anche frazionamento dell’importo in più operazioni. La bozza del dl dà alle banche la possibilità di cedere “sempre” (e non più quindi in numero limitato) crediti ai clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, o con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione.