“La notizia del sequestro da parte della Guardia di Finanza di Milano di 284 milioni di euro di crediti d’imposta fasulli è l’ennesima conferma che il superbonus non è stato altro che la più grande mangiatoia di ladri e truffatori della storia d’Italia”. Così Francesco Filini, responsabile del programma di FdI, sulla misura voluta e tuttora difesa ostinatamente da Giuseppe Conte e dai 5Stelle.
“Una misura – prosegue il parlamentare – che ha avuto un impatto devastante sulle casse dello Stato. Con oltre 93 miliardi di crediti d’imposta (la stima iniziale era di 36,5. Cifra che arriva a circa 150 miliardi considerando anche tutti gli altri bonus edilizi. Un vero e proprio macigno. Che ha sottratto risorse che, altrimenti, avrebbero potuto permettere al governo di rafforzare quelle misure già presenti nell’attuale manovra. A sostegno dei redditi medio bassi, dei lavoratori e delle imprese.
Senza contare – prosegue Filini – che il superbonus alla fine si è risolto in uno scandaloso regalo ai ricchi. Che hanno potuto ristrutturare le loro case al mare e in montagna sulle spalle anche di chi casa nemmeno ce l’ha. Inoltre a beneficiare di una misura che l’ex ministro Tria ha definito ‘criminale’, sono stati gli intermediari finanziari. Che con il meccanismo della cessione del credito hanno potuto scontare fatture a tassi che hanno raggiunto anche il 30%”.
Giuseppe Conte, quindi, farebbe bene a prendere atto definitivamente del suo fallimento. E del danno che i suoi bonus hanno prodotto. “Per questa ragione Fratelli d’Italia chiederà l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul superbonus – conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni – per fare definitivamente chiarezza. Affinché emergano le responsabilità sul più grande scandalo della stagione di governo giallorosso”.