I bonus edilizi in capo alle imprese di costruzioni ammontano complessivamente a 20,39 miliardi di euro, pari a circa il 18,4% del totale. Relativamente al sistema bancario, i bonus edilizi finora effettivamente acquistati e comunicati all’Agenzia delle entrate sono pari a 51,29 miliardi di euro (il 46,3% del totale). Di questi restano in capo alle banche (e alle società del gruppo) le rate dei crediti d’imposta da fruire per gli anni 2023 e successivi pari a 47,73 miliardi di euro. Sono i dati citati dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Finanze della Camera sul decreto Superbonus.
«Considerando le rate dei bonus edilizi attualmente a disposizione delle banche per il 2023, pari a circa 9,5 miliardi di euro, risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi» prosegue Ruffini, che aggiunge: «La situazione si riferisce all’intero sistema e, quindi, risulta differenziata con riferimento alle singole banche» con alcune che «hanno sostanzialmente esaurito la “capienza fiscale” per l’acquisto di ulteriori crediti, mentre altre avrebbero ancora ampi margini».
Per le prime cessioni e sconti in fattura pubblicati sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrare fino a ieri sono «13 milioni e 511 mila le operazioni comunicate» e poi oggetto di controlli e «complessivamente il controvalore delle operazione di tutti i bonus edilizi è di 110 miliardi e 841 milioni». Sono i dati riportati dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Finanze della Camera sul cosiddetto decreto Superbonus, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti