Un gol di Pedro a due minuti dai calci di rigore segna il gol del 5-4 al Siviglia e regala la quinta Supercoppa Europea al Barcellona, quarto titolo consecutivo a Luis Enrique, dopo il triplete della passata stagione. Non sono bastate infatti le magie di Messi (doppietta su punizione per la Pulce) per piegare nei tempi regolamentari il cuore del Siviglia, capace nel secondo tempo di rimontare 3 gol ai Blaugrana, passando dal 4-1 all’incredibile 4-4 siglato all’81’ da Konoplyanka su assist di Immobile. Queste le reti: nel primo tempo 3′ Banega, 7′ e 16′ Messi, 44′ Rafinha; nel secondo tempo 7′ Suarez, 12′ Reyes, 27′ Gameiro (rigore), 36′ Konoplyanka; nei supplementari 10′ Pedro.
Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione delle coppe europee si annuncia altamente spettacolare. La finale tutta spagnola fra Barcellona e Siviglia regala un 5-4 finale che non è un punteggio determinato dai calci di rigore, ma da una serie di prodezze, e anche qualche distrazione difensiva, che hanno mandato in visibilio il pubblico di Tbilisi, quasi tutto schierato a favore della squadra di Luis Enrique.
Il Barcellona ha risposto alle attese, vincendo anche se in modo più faticoso del previsto, con una rete di quel Pedro che dal 17 agosto dovrebbe diventare un giocatore del Manchester United (i ‘Red Devils’ pagheranno la clausola rescissoria di 30 milioni) e che nel frattempo si conferma uomo del destino (nelle finali segna spesso) per la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio e con cui ha vinto tutto. La sua prodezza per il Barca vale anche la conquista definitiva dell’attuale trofeo, perché l’ha vinto cinque volte. Ora sarà esposto in modo permanente nel museo del Camp Nou.
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