Supermercati a rischio? “La situazione è grave”: gli effetti dello sciopero e della guerra sulle consegne

Si rincorrono da giorni alcune voci su un possibile blocco della filiera di distribuzione nei supermercati per lo sciopero degli autotrasportatori. Vediamo cosa c’è di vero e cosa bisogna aspettarsi dopo l’aumento dei prezzi dei carburanti dovuto alla guerra tra Russia e Ucraina.

Caro carburanti e sciopero dell’autotrasporto: cosa aspettarsi

Il caro carburante potrebbe portare a conseguenze drastiche a partire dai campi fino ad arrivare alle tavole degli italiani, passando per logistica e trasporti.

L’allarme è stato lanciato da Coldiretti Lazio e CaIaagromec, la federazione degli aeromeccanica, in riferimento alla corsa dei prezzi dell’energia, dal gasolio all’elettricità, dal gas alla benzina.

La situazione è grave perché sarà esasperata dallo sciopero dell’autotrasporto che può portare danni incalcolabili alla filiera agroalimentare con l’85% delle merci che viaggia su strada. Particolarmente a rischio i prodotti più deperibili dall’ortofrutta al latte.

Coldiretti: “Psicosi per gli acquisti nei supermercati”

Tra gli italiani, intanto, sta già scattando la paura: “Tutto questo rischia anche di alimentare una pericolosa psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati“, ha detto il presidente di Coldiretti Lazio, David Granier

“Una situazione che – ha aggiunto Granieri – aggraverebbe ulteriormente le già rilevanti difficoltà della filiera  agroalimentare, costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia, con l’esplosione della guerra in Ucraina, che sta ostacolando gli scambi commerciali in un Paese come l’Italia fortemente dipendente dall’estero”.

Caro carburanti e stop autotrasporto, la richiesta di Coldiretti

“In questo momento non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne a industrie e distribuzione commerciale per assicurare le forniture alla popolazione“, ha spiegato Granieri parlando dello stop dell’autotrasporto.

La Coldiretti ha poi avanzato una richiesta di intervenire sul caro gasolio “che rischia di fermare i trattori nelle campagne aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari. Dobbiamo puntare ad aumentare la produzione di cibo – ha concluso Granieri – recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che, come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi anni, sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese”.

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