In Svezia è stata avviata un’indagine per “il peggior crimine ambientale nel Paese da mezzo secolo a questa parte”. Undici persone tra cui l’imprenditrice Bella Nilsson, che in passato si era autoproclamata la “regina dei rifiuti”, sono incriminate per danno ambientale. Lo riporta la Svenska Dagbladet. Bella Nilsson, ceo di Nmt Think Pink – una società di gestione dei rifiuti famosa per i sacchetti rosa – è accusata di aver seppellito e scaricato illegalmente decine di migliaia di tonnellate di rifiuti in 21 località nel centro della Svezia. Tra le accuse quella di aver provocato diversi incendi di montagne di spazzatura esponendo i residenti a fumi tossici. Durante le indagini sono stati trovati livelli nocivi di arsenico, diossine, piombo, zinco, rame e prodotti petroliferi.
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