Una frana di enormi dimensioni ha costretto ad altre evacuazioni dalla Val Bondasca, nel territorio di Bregaglia, nella Svizzera francese, la stessa dove la settimana scorsa 8 alpinisti rimasero sepolti sotto uno spaventoso smottamento di sassi e fango. Nella notte la tempesta di piogge e vento che si e’ abbattuta su Pizzo Cengalo, non lontano dal confine italiano, ha messo moto lo smottamento di rocce e fanghiglia. La scia di fango ha seguito lo stesso percorso della gigantesca frana che ha colpito l’area la scorsa settimana, seppellendo gli otto escursionisti. Lo smottamento ha interessato Bondo e alcuni paesini vicini. Disagi per i frontalieri che lavorano nella zona, molti dei quali sono rimasti bloccati. In una minuscola localita’, Spino, la gran parte degli abitanti se n’erano gia’ andati ma due anziani sono stati portati via dalle squadre di soccorso.
A Bondo, dove la scorsa settimana erano state evacuate circa un centinaio di persone, alcune case sono andate completamente distrutte; case distrutte anche nel paesino di Promontogno e abitazioni danneggiate a Spino. Le autorita’ della valle di Bregaglia giovedi’ avevano diramato un allerta ai residenti, avvertendo che il maltempo avrebbe potuto innescare altre frane. Il 23 agosto, la frana ha messo in moto circa 141 milioni metri cubi di fango e terriccio; uno smottamento di cosi’ vaste proporzioni al punto da essere registrato dai sismografi, che in Svizzera hanno rilevato un tremore pari a 3 gradi di magnitudo. Secondo le autorita’ locali, c’e’ circa un milione di metri cubi di terriccio ancora instabile e che potrebbe presto venire giu’.