Svolta storica al Financial Times, c’è la prima donna direttrice dopo 131 anni

Il Financial Times passa sotto la direzione di Roula Khalaf, prima direttrice donna dopo 131 anni di egemonia maschile.

Roula Khalaf prende il posto di Lionel Barber, che ha annunciato le dimissioni dopo aver guidato a lungo il giornale britannico. L’incoronamento della direttrice rappresenta una piccola grande svolta per il FT che si merita un posto di rilievo nel percorso per il raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro e in particolare nel mondo dell’editoria. Va detto che la promozione della Khalaf era quasi scontata. Si tratta infatti di una veterana del Financial Times. Ha alle spalle ventiquattro anni di redazione, ha guidato la rete internazionale e dal 2016 ricopriva la carica di vicedirettore. Si tratta di una scelta naturale ma di grande rilevanza.

 Il caso apre a due riflessioni. La prima è che dispiace che nel 2019 faccia notizia la promozione di una donna ai vertici di uno dei giornali più importanti sul panorama europeo.   Il secondo è che il mondo del lavoro sta cambiando in meglio per quanto riguarda i diritti delle donne. La strada per la parità perfetta, soprattutto dal punto di vista salariale, è ancora lunga ma la strada intrapresa è quella giusta.

 Nata e cresciuta in Libano, la Khalaf ha vissuto in prima persona la guerra civile. Ha studiato negli Stati Uniti, dove si è laureata alla Syracuse prima di conseguire un master alla Columbia. Dopo un’esperienza a Forbes, per il Financial Times ha seguito la Primavera Araba e le recenti crisi. Il suo nome inizia a circolare per due lavori di prestigio, un’inchiesta sulla Sorellanza musulmana e una sul Qatar, dall’emirato all’impero.

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