Torna in commissione alla Camera il ddl sul trattamento economico e previdenziale dei membri del Parlamento, come stabilito dall’Assemblea di Montecitorio con 109 voti di differenza. Beppe Grillo a Montecitorio per assistere ai lavori parlamentari sul provvedimento: ‘Questa non è una legge per tagliare, che è una brutta parola, una parola violenta, un atto di buona volontà di cui anche la Chiesa è contenta. Pensate il Papa come ne sarebbe contento’. Il blog di Grillo, con un post di Di Maio, aveva chiesto a Renzi di presentarsi in aula e di dare ai suoi indicazione di voto favorevole, annunciando per il pomeriggio un sit-in in piazza a Montecitorio di incoraggiamento al Pd prima della votazione in Aula. ‘Tagliatevi lo stipendio la vera riforma è questa’, è la scritta su un lungo striscione sorretto dai parlamentari M5s davanti l’ingresso di Montecitorio. Il premier Renzi, in serata, ospite a ‘Porta a Porta’, fa una richiesta a Bruno Vespa: ‘Mi invita un giorno in trasmissione con Grillo, si fa due chiacchiere?. Grillo è nato dicendo al Vaffa day: vogliamo i referendum propositivi e sono in riforma, le petizioni popolari devono essere per forza discusse ed è in riforma, c’è la riduzione dei senatori e sono cancellati i rimborsi dei consiglieri regionali. Grillo in difficoltà deve dire no e si è inventato la mossa di oggi. I cinque stelle oggi hanno chiesto di dimezzare lo stipendio, noi siamo disponibili a condizione che non sia un giochetto. I Cinque stelle hanno detto che prendono 2-3000 euro al mese poi vai a scoprire che con i rimborsi ne prendono 11000 esattamente come quelli del Pd. Questi stipendi sono troppo alti, ma se devi dimezzare devi farlo su tutto. Io dico, ridurre gli stipendi dei parlamentari, metterlo con la presenza ‘se stai in aula e voti è un film’, altrimenti è un altro film. Chi non ci va mai io non lo pagherei. Questi che non ci vanno mai ci stanno prendendo in giro. Se i parlamentari oggi si dimezzano lo stipendio prendono quanto prende il premier che arriva tranquillamente alla fine del mese’.