Taglia su Igor, la legge dice stop

BOLOGNA. La Camera penale di Bologna dà un giudizio negativo sulla ‘taglia’ pubblicata con un bando dal comitato degli amici di Davide Fabbri e dalla famiglia per arrivare alla cattura di Norbert Feher alias Igor Vaclavic, il killer indagato per gli omicidi Fabbri a Budrio e Valerio Verri a Portomaggiore, tuttora latitante.

La ‘taglia’ infatti – ha deliberato il direttivo della Camera penale – è inconciliabile con i principi fondanti di uno Stato di diritto nel quale il compito di ricercare e perseguire il responsabile anche del più efferato delitto va ricondotto in via esclusiva all’autorità giudiziaria ed alla polizia giudiziaria che con essa collabora.

Gli amici e la famiglia di Davide hanno messo in palio una ricompensa di 50mila euro per chi fornirà informazioni che possono portare alla cattura di Feher o al ritrovamento del suo cadavere (in questo caso verrebbe corrisposta la metà della cifra). La Camera penale condanna l’iniziativa, fermo restando il profondo rispetto per l’aspettativa di giustizia dei prossimi congiunti delle persone rimaste vittime dei barbari episodi in merito ai quali la procura della Repubblica sta svolgendo indagini preliminari.

 Anche l’attività investigativa difensiva, come disciplinata dal codice di procedura penale e che rappresenta una grande conquista nell’ambito del processo accusatorio, per rendere meno diseguali i poteri del difensore rispetto a quelli del pubblico ministero – sottolinea il direttivo – va esercitata con rigore, e senza mai dimenticare che la persona offesa non può sostituirsi agli organi abilitati alla ricerca delle prove, trasformandosi in un’accusa ‘parallela’.

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