Il taglio del cuneo fiscale è realtà. Il decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3 recante “Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente”, precedentemente approvato nel Consiglio dei Ministri n. 24 del 23 gennaio 2020, è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. In totale, per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il 2020.
Bonus di 80 euro aumenta a 100 euro per i redditi annui sino a 28.000 euro – Il testo prevede dal 1° luglio aumenti per 16 milioni di lavoratori. L’articolo 1 del provvedimento introduce un aumento del bonus di 80 euro a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Per i redditi da 26.600 euro a 28.000 euro sarà, invece, attivato un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Fino al 31 dicembre 2020 il bonus complessivo per i redditi fino a 28mila euro sarà di 600 euro mentre per gli anni a partire dal 2021 il bonus passerà a 1.200 euro per ogni anno.
Bonus per redditi annui da 28.000 a 40.000 euro – Oltre la soglia dei 28mila euro e fino ai 40mila è prevista, per i soli sei mesi del 2020, una detrazione fiscale equivalente (pari a 480 euro rimodulati) che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro per un reddito di 35mila euro lordi. L’importo del beneficio va poi a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.
Aumento della platea – La platea dei beneficiari, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta di 4,3 milioni, passando da 11,7 milioni che percepiscono il bonus Renzi a 16 milioni di lavoratori. Il provvedimento non sarà applicato a circa 100mila persone nella Pa (magistratura, presidenza del Consiglio, carriere diplomatiche e prefettizie, Authority, dirigenza).