Imu e Cig, varo decreto entro metà settimana. Brunetta: “Tassa sarà abolita”

Tour europeo, scadenze e provvedimenti in materia economica.  Questi i temi all’ordine del giorno nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il premier Enrico letta, il vicepremier Angelino Alfano, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e il ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero. Presenti all’incontro anche prendono parte i capigruppo di Pd, Zanda e Speranza, quelli del Pdl, Schifani e Brunetta, e quelli di Scelta Civica, Susta e Dellai.  Durante l’incontro i ministri hanno deciso di comune accordo che il  decreto legge per la sospensione della rata Imu di giugno sulla prima casa e i primi stanziamenti per la cassa integrazione in deroga,  sarà varato a metà della prossima settimana.

Brunetta: “Imu verrà cancellata”. Ma se il Governo prende tempo, Brunetta è sicuro: “L’Imu verrà cancellata”.” Letta e Franceschini hanno dato assicurazioni formali. La strada è obbligata, non ci sono alternative”. “Sono sicuro, ha dichiarato il capogruppo dle Pdl nel corso di un’intervista al Messaggero,  che non sorgeranno altre difficoltà  e arriverà il via libera alla cancellazione dell’Imu visto che si è adottato un buon metodo: prima l’istruttoria tecnica, poi il consenso politico in consiglio dei ministri. Infine, domani, una riunione con i capogruppo di Camera e Senato della maggioranza per chiudere il cerchio”. “Se si avanti con questo metodo – aggiunge – tutta fila liscio: prima la maturazione tecnica e poi la volontà politica che si consolida” che potrà portare anche a evitare l’aumento di un punto dell’Iva a luglio e “poi alle risorse che verranno trovate per la cig in deroga e per l’occupazione giovanile. E ancora: semplificazione, riforma fiscale, taglio dei costi della politica. Un pacchetto da varare entro l’estate” che vale “la crescita cioé la ripresa dell’economia. Forse 10 o 15 miliardi, forse anche di più. Un’inezia se si pensa che la spesa pubblica é a quota 800 miliardi”.

Acconto Imu, si paga il 50%. Se il decreto dovesse essere approvato, l’acconto Imu di giugno, (che non si pagherà solo per le prime case), prevederà il  versamento del 50% dell’imposta dell’anno precedente. A deciderlo, la commissione Bilancio, che nella serata di ieri  ha approvato una norma che modifica le modalità sia le calcolo, sia il termine entro il quale i comuni potanno deliberare modifiche di aliquote, che viene portato al 16 ottobre.

Con la nuova norma, vengono modificati i criteri previsti dal decreto P.A, che stavano creando non poche difficoltà ai Caf. Si torna quindi al precedente sistema di calcolo, che prevede un sistema semplificato. Dovrà essere pagato a giugno la metà di quanto dovuto nell’anno precedente, per poi – al momento del saldo – calcolare effettivamente l’importo dovuto per l’anno in corso e versare la parte rimanente. Modificata anche la data entro la quale i comuni dovranno decidere e pubblicare su un apposito sito le delibere di modifica delle aliquote. La nuova scadenza è stata fissata al 16 ottobre: darà così possibilità alle amministrazioni municipale di verificare l’impatto delle scelte che il governo si accinge a prendere ma consentirà anche ai contribuenti di avere due mesi prima del pagamento del Saldo per effettuare i calcoli di quanto dovuto.

 

 

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