Taglio dei parlamentari, Conte: “Passo storico”. Di Maio: “Vittoria dei cittadini”

Hanno vinto tutti. Dal M5S alla Lega, passando da FdI a Forza Italia per finire al reticente Pd. Tutti padri e figli dell’approvazione in via definitiva della riforma costituzionale che riduce il numero di deputati e senatori. I numeri sono da maggioranza bulgara: 553 favorevoli su 567 votanti, 14 i contrari e due astenuti. E non poteva essere altrimenti: votare contro sarebbe stato un autogol politico irrecuperabile in campagna elettorale. Nessun partito poteva permettersi un voto diverso altrimenti sarebbe passato come una estenua difesa della Casta. Il problema nella prossima tornata elettorale sarà la scelta della nuova classe politica dell’Italia. Oggi se ne avverte l’urgenza ma domani diventerà una necessità, un imperativo per il bene del Paese. E tutto passa attraverso una obbligatoria nuova legge elettorale figlia di una riforma costituzionale del sistema Paese. E arrivato il tempo di superare il Bicameralismo perfetto e il sistema di Repubblica parlamentare. Ma oggi è un giorno di festa per tutti. Da domani si parlerà di tecnicismi.

I Cinque stelle sono quelli che fanno più festa di fronte a Montecitorio con un enorme striscione con disegnate poltrone rosse, tenendo in mano cartelli. A lato delle forbici giganti in cartone che simbolicamente tagliano le poltrone. Per i ragazzi di Grillo un cavallo da battaglia da sbandierare alle prossime elezioni.

“Per l’Italia è una giornata storica”, scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte. “Approvato dal Parlamento il ddl costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari. Una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere. Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni” sottolinea il presidente del Consiglio.

Luigi Di Maio, che ne ha fatto una ragione di vita, è il più raggiante. “Volevo dire ai cittadini italiani che questa è una grandissima vittoria del popolo e dei cittadini italiani” dice il leader politico dei 5Stelle davanti a Montecitorio. “Quando abbiamo iniziato nessuno ci credeva. Passiamo da 945 parlamentari a 600 parlamentari e lo facciamo con una riforma storica di cui tutti si ricorderanno: i nostri figli, i nostri nipoti. E’ qualcosa che è veramente emozionante, ci abbiamo creduto tantissimo”, aggiunge il ministro degli Esteri. “È un piccolo passo per la politica, ma un grande passo per il Paese – commenta ancora – Ringrazio le forze politiche che fanno parte della coalizione di maggioranza, che hanno mantenuto la parola”.

“È il giorno che aspettiamo da sempre – dice il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro – Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent’anni di promesse mancate finalmente il taglio di deputati e senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini e le risposte concrete alle loro istanze”. “Il M5S, nel decimo anniversario della sua fondazione, porta a compimento una sua battaglia storica – sottolinea – ma con questa riforma epocale vincono i cittadini, che hanno chiesto e ottenuto un segno tangibile della capacità della politica di autoriformarsi”.

Anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede parla di “giornata storica che abbiamo inseguito in anni di battaglie nella convinzione che fosse giusto avvicinare le istituzioni ai cittadini. Oggi è un passo in avanti in questa direzione”. Mentre la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, calcola l’impatto della riforma: “Con questa riforma facciamo risparmiare ai cittadini 300mila euro al giorno, 1 mld in 10 anni”. “Un’altra storica battaglia del Movimento 5 stelle è realtà. Ora avanti con le nostre proposte per il bene del Paese”, twitta Catalfo.

“La riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni – scrive su Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti – Oggi abbiamo deciso di votarlo tenendo fede al primo impegno del programma di Governo e anche perché abbiamo ottenuto, così come da noi richiesto, che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c’erano. Ecco il motivo del nostro sì, rispetto al no che avevamo dato qualche mese fa. Ora andiamo avanti per migliorare la vita degli italiani”.

“A differenza del Pd e dei 5 stelle, la Lega non tradisce e mantiene la parola” il commento del leader della Lega Matteo Salvini. “Fiera” del risultato il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Il Parlamento italiano oggi ha approvato una riforma chiesta e voluta dagli italiani e sono fiera che questo sia stato possibile soprattutto grazie a Fratelli d’Italia. Questo provvedimento infatti non sarebbe passato se Fratelli d’Italia, dall’opposizione e senza chiedere nulla, non lo avesse votato in tutte e quattro le letture. Lo abbiamo fatto perché noi siamo schierati solo con quello che vogliono gli italiani”.

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