In occasione del question time alla Camera, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato incalzato sul tema del taglio dell’Iva. La questione era stata sollevata proprio dal premier in occasione della conferenza conclusiva degli Stati Generali. Dopo le dichiarazioni di Conte, che aveva ipotizzato una rimodulazione dell’Iva, i giornali hanno trattato le divisioni all’interno della maggioranza dove molti non hanno visto e non vedono come prioritaria una mossa fiscale di questo tipo.
Sono state le Opposizioni a riportare alla ribalta la tematica. Il taglio dell’Iva piace alla Lega, ad esempio, che quindi chiede al Presidente del Consiglio se il governo stia effettivamente lavorando sul tema che lui stesso ha annunciato oppure no e tutto si è concluso con una frase ad affetto. L’interrogazione di Forza Italia ricalca sostanzialmente quella dei colleghi leghisti.
Durante il Question time Conte non si espone, e si prende le critiche del Centrodestra. Afferma di non aver mai fatto annunci sul taglio dell’Iva e conferma che si tratta di una ipotesi al vaglio del governo. Addentrandosi nella discussione il Presidente del Consiglio si è sbottonato presentando una delle ipotesi al vaglio: ‘L’ipotesi, su cui si può anche ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica’.
Il taglio dell’Iva andrebbe quindi ad interessare i soggetti che procedono con pagamento tracciabile. Un modo per scoraggiare l’uso del denaro contante, operazione che rientra nella lotta all’evasione fiscale avviata dal governo e rallentata dall’emergenza coronavirus. Per quanto riguarda il taglio dell’Iva, prosegue Conte, ‘stiamo valutando, ma è emersa anche la necessità di riproporre un meccanismo di cashback, su cui il governo aveva già lavorato in occasione della passata legge di bilancio, con il cosiddetto bonus Befana’.