Tangenti aree Falk e Marelli, pm: Penati a processo

 

Corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti. Queste le accuse con le quali la Procura di Monza ha chiesto al Gup il processo per Filippo Penati, ex sindaco di Sesto San Giovanni, ed altri 22 indagati tra cui l’allora suo braccio destro Giordano Vimercati. L’inchiesta avrebbe preso origine da un giro di tangenti sulle aree ex Falck e Marelli. Secondo l’ipotesi accusatoria, Penati tra l’altro ex presidente della Provincia di Milano ed ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani – sarebbe stato uno dei protagonisti del cosiddetto “sistema Sesto”, basato su una serie di mazzette finalizzate ad agevolare il rilascio di alcune concessioni edilizie e ad ‘aggiustare’ le linee guida del piano di governo del territorio (Pgt) secondo criteri predeterminati.

Ma Penati non si scompone, e chiede l’immediata apertura del processo. “Voglio che si vada subito a processo, per questo intendo chiedere il rito immediato”, ha spiegato l’ex sindaco si Sesto San Giovanni. “Già dai prossimi giorni – ha aggiunto – con i miei avvocati valuteremo le condizioni per chiederlo”. “Ora – ha detto ancora – potrò difendermi nel processo. Lo farò con tutte le mie forze e con la determinazione di cui sono capace, perché sono certo della mia correttezza”.

Ed è certo anche della sua estraneità ai fatti contestatigli: “Non ho mai ricevuto illecitamente –ribadisce Penati  – denaro dagli imprenditori, né per me, né per i partiti di cui ho fatto parte. Non ho conti correnti all’estero. I risultati dell’inchiesta che mi riguarda confermano che non c’e traccia, nonostante si sia favoleggiato di decine di miliardi, di una sola lira o di un solo centesimo di euro che mi sia stato trasferito”.

Inoltre  l’ex sindaco di Sesto San Giovanni, ha puntato  l’infondatezza delle indagini a suo carico : “dopo due anni di indagini non ci sono novità rilevanti rispetto alle ipotesi accusatorie iniziali. Contro di me, da oltre un anno, si riversano sempre le stesse accuse e si ricordano gli stessi fatti, spesso amplificati dalla polemica politica. Accuse e fatti, che risalgono a 12 anni fa, e continuano a ruotare solo intorno alle dichiarazioni di due imprenditori, a loro volta indagati, rilasciate per coprire passaggi di denaro tra loro, anche su conti svizzeri o lussemburghesi, poco trasparenti”.

 

 

 

 

 

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