Lo Stato, dice il premier all’inaugurazione della Scuola Superiore di Polizia, non dà schiaffi a magistrati e carezze ai corrotti. Sostenere questo avendo responsabilità istituzionali o a nome di categorie, è triste. E’ una frase falsa, ingiusta, fa male ma non per il governo di turno, per l’idea stessa delle istituzioni. “Si può contestare un singolo fatto: è legittimo e doveroso, ma è falso che lo Stato dia carezze ai corrotti”, continua Matteo Renzi alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2015 della Scuola Superiore di Polizia, commentando le affermazioni del presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli sulle ultime vicende giudiziarie. “C’è bisogno non della difesa del governo pro tempore o del partito ma di un gruppo dirigente del Paese che riconosca che con le istituzioni non si scherza e c’è un senso di appartenenza che va oltre la polemica quotidiana”. Il premier è intervenuto anche sulla questione della corruzione con il ddl in materia che sta per arrivare in Aula al Senato. Che un reato arrivi a “prescrizione nega la dignità allo Stato”, ha detto Renzi, – ed è inaccettabile prescrivere la corruzione: per questo stiamo intervenendo. Nella sfida alla corruzione c’è bisogno innanzitutto di “un passaggio culturale ed educativo”. L’Autorità anticorruzione era un acronimo. Noi lo abbiamo preso e messo in campo perché appalto per appalto, casa per casa, sporcizia per sporcizia, si può intervenire e fare pulito. Renzi ha parlato anche della riforma della polizia. Dopo la fine della riforma della Pubblica amministrazione “è difficile che siano ancora cinque le forze di polizia. Stiamo lavorando a un pezzo di riforma che riguarda anche voi”.
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