Quattro arresti e oltre 50 indagati in una maxi operazione dei carabinieri del Ros, coordinata dalla procura di Firenze. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i 4 arrestati c’è il super-dirigente del Ministero dei Lavori Pubblici, ed (ora consulente esterno, Ercole Incalza. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Agli indagati, tra cui ci sarebbero anche dei politici, vengono contestati i reati di corruzione induzione indebita, turbata liberta’ degli incanti ed altri delitti contro la Pa. Tutte le principali Grandi opere, in particolare gli appalti relativi alla Tav ed anche alcuni riguardanti l’Expo, ma non solo, -sarebbero state oggetto dell’ “articolato sistema corruttivo” messo in piedi dalle persone arrestate ed indagate dalla procura di Firenze e dai carabinieri del Ros. Le indagini sono coordinate dalla procura di Firenze, perché tutto è partito dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l’inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell’Alta velocità del centro-nord Italia ed a una lunga serie di appalti relativi ad altri Grandi Opere, compresi alcuni relativi all’Expo. Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina a Roma e a Milano da parte del Ros, che contestualmente sta effettuando in diverse regioni perquisizioni di uffici pubblici e sedi societarie riconducibili agli indagati. Un “articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”: e’ quanto evidenziato dall’inchiesta della procura di Firenze e del Ros.
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