Premetto che crediamo fermamente nella libertà di critica e di stampa. Ci mancherebbe!
Tuttavia sono necessarie alcune precisazioni in merito ad un articolo a firma del capo-redattore, apparso su un autorevole giornale regionale, nel quale vengo criticato per avere denunciato in diretta Facebook – nella mia veste di fondatore del Movimento Civico Tesoro Calabria – il grave degrado del quartiere “Arghillà” di Reggio Calabria, evidenziando al contempo reazioni virtuose e propositive da parte di alcuni abitanti della zona e proposte concrete per la risoluzione dei problemi. Dispiace che un redattore, solitamente attento osservatore e responsabile divulgatore delle attività politiche che si svolgono sul territorio, abbia potuto criticarmi per aver messo in evidenza le criticità di quel quartiere e per aver dato voce e ascoltato i cittadini di un quartiere periferico di Reggio che chiedono la stessa attenzione dei quartieri più centrali della città e soluzioni per risolvere alcune gravi emergenze. Tutto questo, invece di sollecitare un aperto e diretto dibattito politico, viene arbitrariamente interpretato come un attacco tout court all’amministrazione comunale di Reggio Calabria ed al sindaco Falcomatà, esponente del Pd e nostro alleato nelle imminenti elezioni regionali.
La mia partecipazione, diretta e solidale, aveva lo scopo di sollecitare un più energico ed efficace intervento da parte dell’amministrazione comunale e si inquadra perfettamente nel programma di “cambiamento politico ed amministrativo” che sono alla base del mio ingresso nella vita politica calabrese; motivazioni che mi spingono, da una parte a stigmatizzare comportamenti illeciti e, dall’altra, a sollecitare interventi opportuni da parte di chi, in primis la Regione Calabria e, in subordine, il Sindaco di Reggio C. ritengo abbiano la sensibilità di programmarli e metterli nella loro agenda amministrativa. Le nostre prese di posizioni non voglio certo offrire il fianco agli attacchi degli avversari politici ma sollecitare una sana, proficua e sacrosanta autocritica.
Ritengo non giusto pubblicizzare come “attacco agli alleati” una legittima attività che vuole evidenziare situazioni di disagio sociale e disservizi in un territorio periferico; quale sarebbe il compito della Politica se non quello di stimolare la risoluzione di evidenti problemi trascurati sul territorio?
So bene che gli avversari del “cambiamento” useranno in maniera strumentale le mie sollecitazioni e denunce; ma noi siamo e saremo sempre pronti a denunciare, evidenziare, criticare le cose che non vanno, anche in “casa nostra”, perché riteniamo che questa sia la forza del Movimento Tesoro Calabria. E non vi rinunceremo.
Carlo Tansi, fondatore del movimento civico Tesoro Calabria