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Marianne North, viaggiatrice inglese di fine Ottocento, passeggiò per le strade di Taormina tutta una notte e l’indomani alle prime luci, dopo aver ascoltato tutte le storie di un povero vecchio custode, abbandonò il piccolo gruppo di cui faceva parte, composto per lo più da Lord inglesi con a seguito le mogli, si sedette e disegnò tutto il giorno, sino a sera, in un largo foglio di carta la circonferenza di quel teatro meraviglioso con tutta la sua splendida veduta. Quel teatro è il teatro greco-romano di Taormina, simbolo della Sicilia intera, lì dove i sette potenti della terra -speravamo otto- poseranno per la foto ufficiale e dove sarà inaugurato al calar del sole giorno 26 maggio alla presenza della Filarmonica della Scala il G7/2017.
Il teatro è stato ripulito e sistemato per l’occasione come ripulita e sistemata è stata la nota cittadina turistica da molti conosciuta come la Perla dell’Ionio. E dopo le polemiche, le proteste, le amarezze, e i tanti se e i troppi ma, il restyling della perla siciliana si è concluso con due elipiste costruite su due terreni che si affacciano sulla baia sottostante e che potrebbero diventare incantevoli rotonde sul mare ma che invece probabilmente verranno smontate; con alcune strade bitumate in fretta e furia e di cui si teme la tenuta alle prime pioggie torrenziali ma che, come si è visto nell’immagini mozzafiato del giro d’Italia, il loro effetto scenografico lo fanno; con il ripristino del muro e della passeggiata del Parco Duca di Cesarò (Villa Comunale) poichè dovrebbe ospitare il cocktail delle first ladies; e non ultimo con i lavori di adeguamento del palazzo dei Congressi, con agibilità momentanea da anni, e che a detta di alcuni vedrà finalmente un agibilità completa e definitiva.
Non poco anche se visti i disagi subiti durante i cantieri si sperava in qualcosa in più. Di molti dei lavori si deve ringraziare in particolar modo squadre di giovani militari, si vocifera oltre 10 mila, che sono stati chiamati non solo a proteggere i sette e la città, ma anche per effettuare i lavori di restyling. Come si preannuncia dunque la settimana del G/7 a Taormina tra scuole chiuse, cimitero chiuso, ospedale riservato, protocollo di sicurezza che ha censito e schedato residenti, domiciliati e lavoratori, dividendo la cittadina in due zone: ZMS e AAR? Beh, non certo bene per chi ha il pass 01 (AAR), zona gialla, poichè in farmacia, in chiesa, dal tabaccaio non potrà andarci questi servizi si trovano, ahimè, in zona rossa dove è necessario il pass 02 (ZMS).
Ancor peggio per gli albergi a due e tre stelle e i B&B rimasti dopo tante rassicurazioni beffatamente vuoti per l’intera settimana di fine maggio (alta stagione a Taormina). I quattro e cinque stelle sono stati più fortunati poichè requisiti e riempiti dalle delegazioni delle sette nazioni. Timeo e San Domenico, gli storici alberghi, inoltre saranno sede di alcuni vertici importanti.
Tra i commercianti poi c’è chi medita di chiudere e prendersi un paio di giorni di riposo prima della lunga e, si spera, fruttuosa stagione turistica e chi invece ha già ottime idee su come addobbare le vetrine o creare piatti, granite, gelati e cocktail di benvenuto per i ‘grandi’ della terra. Ma così -si sa- va il mondo c’è sempre qualcuno che ha la meglio e vede il bicchiere mezzo pieno e chi prende bastonate e lo stesso bicchiere lo vede mezzo vuoto. Attendendo mezzanotte e un minuto del 22 maggio, l’ora X, per taorminesi nativi e/o residenti non mi resta che sperare che passi presto questa settimana, che dovrebbe rilanciare l’immagine di Taormina nel mondo, e che a mezzanotte e un minuto del 27 maggio si riprendano le file di una tradizione di accoglienza rivolta da sempre non solo ai potenti ma a tutti coloro che ritengono Taormina ‘il più grande capolavoro dell’arte e della natura’ (Goethe).
Milena Privitera
