Taranto. Madre bimba morta in armadio: “Non ricordo nulla”

Il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha convalidato l’arresto della donna di 25 anni di Massafra in provinciali Taranto, accusata di aver ucciso, il 2 ottobre scorso, la figlioletta appena nata e di averne occultato il corpicino. L’indagata, trasferita ieri in carcere dopo essere stata piantonata per due giorni in ospedale, ha detto di non ricordare nulla del parto e di aver visto per la prima volta il corpicino senza vita della bimba in fase di riconoscimento del cadavere, trovato dopo nascosto in un armadio. Assistita dall’avv. Giovanni Vinci, la 25enne, secondo indiscrezioni, avrebbe sostenuto di aver sospettato di essere incinta solo negli ultimi giorni e di ricordare solo di aver espulso la placenta. La donna avrebbe poi detto di aver perso i sensi e di essere stata svegliata dal pianto dell’altra figlia, di un anno e mezzo, che era con lei in casa. A quel punto avrebbe inviato un sms al marito prima di perdere nuovamente conoscenza. In seguito l’uomo sarebbe giunto sul posto insieme alla suocera e al cognato della moglie. Resta invece il mistero su quanto accaduto dopo. Il corpicino della bimba, del peso di due chili e mezzo,è stato trovato in una busta di cellophane nascosta sotto i piumoni in un armadio. Gli inquirenti sospettano che la 25enne, accusata di omicidio premeditato, sia stata aiutata da qualcuno almeno nella fase dell’occultamento del cadavere.

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