Tartaglia Arte: Arriva Sgrappa, la grappa d’autore con il dito medio firmata Maurizio Cattelan

PRODOTTA ARTIGIANALMENTE IN PIEMONTE, SI PUÒ BERE LISCIA, O MEGLIO, MISCELATA NEI DRINK SGRAPPA TONIC, SGRAPPA SOUR, MA ANCHE FUCK ON THE BEACH E FUCK YOU. NEL PROGETTO CI SONO ANCHE PAOLO DALLA MORA, DIRETTORE MARKETING DI MOSCHINO E CHARLEY VEZZA DEL BRAND DI DESIGN GUFRAN

nome del padre, del dito e dello spirito”, recita lo slogan. Non potevamo aspettarci nulla di meno dissacrante da Maurizio Cattelan, 60 anni da poco compiuti, l’artista italiano più conosciuto al mondo che non smette di valicare i confini tra arte, pubblicità, ironia e marketing. E, in occasione delle festività natalizie, svela la sua ultima creazione, questa volta più affine a una pregiata vetrinetta di alcolici che mostre e musei.

SGRAPPA, LA GRAPPA DI MAURIZIO CATTELAN

Sgrappa è un distillato di qualità prodotto artigianalmente in Piemonte da vinacce lavorate a getto di vapore con alambicchi discontinui in rame, che si esprime con un accento di frutta e fiori bianchi. Non una “grappa qualunque”, per la sua insolita attitudine ad essere miscelata. La Sgrappa può infatti essere bevuta liscia o fare da base per fantasiosi drink, come consigliano anche Paolo Dalla Mora, direttore marketing di Moschino e imprenditore nel settore spirits e Charley Vezza, Global Creative Orchestrator del brand di design Gufram, che assieme a Cattelan hanno creato e curato nei minimi dettagli il prodotto.

Srappa Maurizio Cattelan

I DRINK A BASE DI SGRAPPA, LA GRAPPA DI CATTELAN

Sul sito sgrappa.com trovate le ricette della Sgrappa Sour, con limone, zucchero liquido e 3 gocce angostura, della Sgrappa Tonic, con l’aggiunta di Fever Tree, ma anche del Fuck on the Beach – rivisitazione del classico drink Sex on the Beach, molto anni ’80 – con soda al pompelmo rosa, angostura e una fetta di pompelmo. Non mancano il Fuck you (Martini, Bitter e Vermouth rosso) e, il Fuck you too, per par condicio (un Fuck you “sbagliato” con lo spumante secco metodo classico al posto del Martini, si può dire). E se l’irriverenza è un marchio di fabbrica, sull’etichetta della bottiglia – ispirata alla forma della fiaschetta – non poteva mancare il classico “dito medio”, lo stesso dell’opera L.O.V.E. installata in Piazza Affari a Milano. Tutto sommato “nella bottiglia c’è un messaggio, che può funzionare per tutti, per chi ami, ma in fondo anche per chi ti sta un po’ sulle palle”, come ha affermato lo stesso artista. “È il regalo perfetto da fare e quello che forse non vorresti mai ricevere”.

SGRAPPA, DA UN RICORDO DI FAMIGLIA

Sgrappa per me è una “scusa” per ricordare mio padre”, ha spiegato Maurizio Cattelan. “Amava bere grappa e la produceva per sé in casa. Prendeva una pentola a pressione – l’unica che avevamo, per cui in quei giorni con mia madre e mia sorella sapevamo che avremmo mangiato la metà –, e ci inondava con questo odore fortissimo. Negli anni ho iniziato a berla anche io, ma non la sua, che era davvero tremenda. Sgrappa è un modo per ricordarlo, ma in fondo anche una sfida per migliorare quella sua grappa imbevibile. Penso di esserci riuscito con Paolo e Charley, se lui fosse ancora in giro, Sgrappa non gli piacerebbe affatto”.

Maurizio Cattelan, Comedian, 2019

LE ULTIME DI MAURIZIO CATTELAN

Maurizio Cattelan è nato a Padova nel 1960. Amante dei giochi di parole e degli slogan sibillini, ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno con uno speciale per GQ e un’intervista alla quale rispondeva solo per frasi fatte. Nell’ultima edizione di Art Basel Miami in presenza, ha presentato presso lo stand di Perrotin Comedian, passata alla storia come “la banana di Cattelan” da 120 mila dollari, entrata nella collezione del Guggenheim di New York. Nel clamore mediatico, l’opera ha poi ispirato un numero indefinito di creazioni, come il piatto dello chef Terry Giacomello, t-shirt e una divertente pagina Instagram. Tra le altre sue ultime opere intrise di leggenda c’è America, il “cesso d’oro” esposto nella grande retrospettiva alla Blenheim Art Foundation di Woodstock, nel Regno Unito. In quell’occasione, l’opera è stata rubata (ma poi misteriosamente riapparsa nella campagna pubblicitaria realizzata per Generali Assicurazioni assieme a Oliviero Toscani). Per il 2021 è attesa una mostra di Maurizio Cattelan all’UCCA Center for Contemporary Art di Pechino curata da Francesco Bonami.

By Giulia Ronchi – artribune.com https://www.sgrappa.com/ https://www.toiletpapermagazine.org/

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