Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da Tartaglia Arte:
AI 20 MILIONI DI EURO GIÀ STANZIATI LO SCORSO AGOSTO E PROVENIENTI DAL “FONDO EMERGENZE IMPRESE E ISTITUZIONI CULTURALI” ISTITUITO DAL DECRETO RILANCIO, SI AGGIUNGONO ALTRI 15 MILIONI PER LE MOSTRE D’ARTE ANNULLATE O RINVIATE A CAUSA DEL COVID
Il Dpcm dello scorso 25 ottobre, che contiene misure ancora più restrittive per contenere il contagio, ha colpito in particolare i settori produttivi legati al mondo della cultura, con la conseguente chiusura di cinema e teatri e l’impossibilità di organizzare fiere. Rimangono aperti i musei, ma l’andamento sempre più preoccupante della pandemia in Italia e nel resto d’Europa e la forte raccomandazione da parte del Governo di evitare il più possibile di uscire e incontrare altre persone, stanno spingendo molte istituzioni ad annullare o a rinviare mostre ed eventi a data da destinarsi. Anche in questo caso, come accaduto lo scorso agosto, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha firmato un decreto per lo stanziamento di 15 milioni di euro per le mostre d’arte annullate e rinviate a causa della pandemia. Cifra, questa, che va ad aggiungersi al fondo di 20 milioni già precedentemente stanziati e provenienti dal “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” istituito dal Decreto Rilancio.
IL SUPPORTO DEL MIBACT AL SETTORE ARTISTICO COLPITO DALLA PANDEMIA
“Agli stanziamenti già deliberati per sostenere i musei statali e i musei privati e ai 20 milioni di euro già allocati ad agosto per il ristoro delle perdite subite dagli organizzatori di mostre, oggi arrivano altri 15 milioni per il medesimo scopo”, dichiara il Ministro Franceschini. “Un segnale forte per sostenere il settore dell’arte nel superare le difficili circostanze attuali”.
I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO PER LA CULTURA
A pochi giorni dalla firma dell’ultimo Dpcm, si sono susseguite una serie di iniziative da parte del MiBACT per supportare i settori della cultura particolarmente colpiti dalle recenti norme restrittive. Tra tutti, quelli del cinema, del teatro e anche del turismo: “ristoro immediato per i teatri e i cinema chiusi dal Dpcm della scorsa settimana, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo: è di oltre il miliardo di euro il pacchetto di misure approvato per i settori della cultura e del turismo”, dichiarava lo scorso 27 ottobre Franceschini. “Gli aiuti saranno immediati per risarcire chi ha subito le conseguenze di una chiusura repentina in conseguenza dell’ultimo Dpcm. Con questo intervento prosegue l’attività di sostegno a due settori fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria. I fondi arriveranno in tempi rapidi dal momento che il sostegno avviene attraverso il rifinanziamento dei diversi fondi di emergenza contenuti nei precedenti decreti. In particolare, vengono rifinanziati: il Fondo emergenze cinema e spettacolo con 100 milioni di euro, il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con 50 milioni di euro, oltre 400 milioni di euro verranno indirizzati a un contributo a fondo perduto per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali e 400 milioni al Fondo emergenze agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche”.
NON DIMENTICARE LA FILIERA. E L’EDITORIA!
Dall’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, il governo ha così dato risposte ai settori dell’arte, dello spettacolo e del turismo. Della complessa filiera del mondo della cultura fa parte anche l’editoria, per il quale lo scorso agosto era stato annunciato lo stanziamento di 10 milioni per supportare i piccoli editori; nelle ultime ore inoltre il MiBACT ha lanciato un avviso pubblico dal valore di 5 milioni di euro per il sostegno ai traduttori editoriali. A subire le conseguenze dell’incertezza economica arrecata dalla pandemia sono anche i giornali come il nostro, per i quali dovrebbero essere pensate misure ad hoc per permettere a moltissimi di loro di sopravvivere e continuare a informare: tra le principali cause della crisi del settore è il calo delle entrate pubblicitarie dovuto al lockdown e al conseguente stop delle attività economiche. E con l’avvento della seconda ondata, pare che la situazione sia destinata a diventare ancora più critica. Occorre sottolineare che se si danno soldi agli organizzatori di mostre occorre far sì che le risorse percolino con efficacia nella filiera. Sì, è una richiesta d’aiuto!. ——– By Desirée Maida – artribune.com