Sessanta capolavori del Museo di Capodimonte in volo a Parigi: per sei mesi, da giugno 2023, opere straordinarie come il Ritratto di giovane donna (o Antea) del Parmigianino, la Crocifissione di Masaccio, la Trasfigurazione di Giovanni Bellini, la Danae di Tiziano e la Flagellazione di Caravaggio andranno al Museo del Louvre. Un’alleanza, quella tra due delle collezioni d’arte italiana più importanti al mondo e più in generale tra due città già molto vicine, che si prospetta unica e mai vista prima: “Nel 2023 i più bei capolavori del Museo di Capodimonte apriranno un dialogo con quelli del Louvre, all’interno del museo, nel quadro di un dispositivo inedito. Una ricca programmazione musicale e cinematografica arricchirà questo invito, per portare definitivamente per un semestre Napoli a Parigi“, ha detto in conferenza stampa la presidente del Musée du Louvre Laurence des Cars. I due musei – che vantano entrambi, da dimore reali quali erano, grandi collezioni ottenute in eredità dai diversi regnanti – stringono così una “collaborazione eccezionale ed esclusiva che illustra perfettamente lo slancio europeo e internazionale che auspico per il Louvre”, ha specificato des Cars, nominata nel 2021 al vertice del più grande museo del mondo. Anche il Louvre approfitterà della turnazione delle opere per fare alcuni lavori in vista dell’ondata di visitatori prevista per le Olimpiadi del 2024.
Per il grande evento Naples à Paris, Napoli a Parigi, Capodimonte invierà le opere (inclusi 33 dipinti) alla capitale francese approfittando di una campagna di restauri della reggia – che sarebbe comunque dovuta rimanere chiusa e dove sarebbero state rimosse tutte le opere – trasformando un apparente ostacolo in opportunità. “Questo partenariato è molto importante, e va ben oltre la mostra”, ha spiegao ad Artribune Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte. “Si tratta di un vero e proprio dialogo tra due delle più grandi collezioni europee. Il confronto tra il patrimonio del Louvre e quello di Capodimonte ha l’effetto miracoloso di rinforzare l’uno e l’altro, stimolando una rilettura con nuove prospettive e mettendo Capodimonte sulla mappa delle più prestigiose collezioni del mondo. È un museo meraviglioso, purtroppo poco noto fuori dai circoli culturali: mi auguro che questo faccia capire a tutti l’importanza fenomenale del museo”. Le opere – che al Louvre saranno esposte soprattutto nella Grande Galleria, nella Sala dell’Orologio e nella Sala delle Cappelle – entreranno in dialogo con la collezione francese, andando a completare il quadro degli autori celebri o aprendo una prospettiva su maestri poco noti oltralpe, come quelli della scuola napoletana che includono lo “spagnoletto” Jusepe De Ribera, Francesco Guarino e Mattia Preti.
NAPOLI A PARIGI, IL PROGRAMMA CULTURALE PROPOSTO PER IL 2023
“La notizia del partenariato tra il Louvre e il Museo Capodimonte di Napoli per il 2023 riempie di orgoglio il mondo della cultura e l’Italia intera. La scelta compiuta qualche anno fa di riconoscere completa autonomia di gestione ai grandi musei italiani si dimostra, ancora una volta, vincente perché offre grandissime opportunità come quella che aprirà ‘una vera stagione napoletana a Parigi“, ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini. Oltre al prestito, sono infatti previsti a Parigi anche un festival cinematografico dedicato alla città partenopea, spettacoli e concerti ad hoc, come quello dell’orchestra dei giovani cantanti del Teatro San Carlo di Napoli. “Dopo la riforma Franceschini”, ha ricordato anche Bellenger, “Capodimonte non è più solo la “pinacoteca del sud”: con il Bosco e i suoi 17 palazzi raggiunge una missione pienamente culturale, con laboratori di ricerca e scuole di giardinieri e di benessere naturale. E poi ancora la sezione dedicata all’arte contemporanea: Capodimonte abbraccia tutte le discipline dell’arte, dal dodicesimo secolo a oggi”.
By Giulia Giaume – artribune.com