Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Tartaglia Arte il seguente articolo:
LA BASE FORMATIVA È QUELLA DEL LICEO CLASSICO, CON UN APPROFONDIMENTO MIRATO ALLA STORIA E CONSERVAZIONE DELL’ARTE, AL DIRITTO DEI BENI CULTURALI E TANTE ESPERIENZE SUL CAMPO, CHE INCLUDONO MUSEI E GALLERIE DEL TERRITORIO.
In un momento storico non certo incoraggiante per i musei e per il turismo, in Toscana si va controcorrente, dando vita al primo Liceo Classico per i Beni Culturali, presso la scuola Cavour Pacinotti di Firenze. Come è importante ricordare anche nei momenti di maggiore crisi economica, l’Italia è una delle nazioni al mondo più ricche di siti e attrazioni culturali: 4.026 musei, gallerie e collezioni, 293 aree e parchi archeologici e 570 monumenti e complessi monumentali, per dare qualche dato. Tra questi, 55 siti sono inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità. È quindi fondamentale preparare le nuove generazioni alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e alla valorizzazione del patrimonio; professionisti di larghe vedute, che siano in grado anche di fornire un’alternativa a quel binomio cultura-marketing che si è rivelato spesso fallimentare in tanti musei. Competenze che non possono prescindere da una formazione umanistica e ampia, per la quale da sempre l’impostazione del Liceo Classico si distingue. Il Cavour Pacinotti di Firenze sarà quindi il primo in Toscana ad adottare il modello di Liceo Classico per i Beni Culturali. E le iscrizioni sono già aperte.
IL LICEO CLASSICO PER I BENI CULTURALI DI FIRENZE
“Il Patrimonio Culturale rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. Paesi e città d’Italia custodiscono un immenso patrimonio artistico e monumentale, fonte insostituibile di vita e di ispirazione, che oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica per il turismo e lo sviluppo del territorio. L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rappresentano la missione principale del corso”, si legge sul sito del liceo fiorentino. Come si compone l’offerta formativa? Come detto sopra, la base sarà quella già integrante del Liceo Classico: uno studio approfondito di greco e latino, italiano, filosofia, storia e geografia, presenti per tutti e cinque gli anni. Basilare, ovviamente, anche la storia dell’arte – che qui viene chiamata Storia dell’arte e conservazione dei Beni culturali – con due ore settimanali fino al terzo anno che diventano tre al quarto e quinto. Al terzo e quarto anno ci sarà anche lo studio della legislazione, con un’ora di Diritto dei Beni Culturali. Relativa importanza viene data anche a inglese, con tre ore alla settimana per tutto il corso di studi (l’operatore culturale del futuro deve avere anche le capacità per relazionarsi con un pubblico internazionale, va da sé). In tutto saranno 28 ore medie settimanali al biennio e 31 ore in terza, quarta e quinta. Oltre alle lezioni frontali, si punta molto anche sulle esperienze “sul campo”: “punto di forza del nostro liceo è una costante partecipazione alle attività culturali del territorio attraverso visite mirate ai musei ed alle collezioni pubbliche o private, mediante specifiche attività tecnico-operative presso laboratori di restauro, cantieri e botteghe artigiane, ma anche partecipando attivamente a convegni, conferenze, seminari di approfondimento e testimonianze dirette nei vari temi affrontati dal corso”. Oltre a tutto questo, il Liceo Classico per i Beni Culturali si caratterizza anche per la forte selettività: per favorire una migliore preparazione, infatti, ammetterà solo 12 studenti al Biennio.
By Giulia Ronchi – artribune.com