Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da Tartaglia Arte:
È dedicata a una delle artiste più note al mondo la grande retrospettiva – la prima mai organizzata in Germania – che inaugurerà il 19 marzo 2021 al Gropius Bau di Berlino: Yayoi Kusama: A Retrospective è il titolo della mostra che ripercorrerà 70 anni di carriera di Yayoi Kusama (Matsumoto, 1929), mettendo in luce in particolare l’influenza che la sua arte ha avuto in Europa.
LA MOSTRA DI YAYOI KUSAMA AL GROPIUS BAU DI BERLINO
La mostra ricostruirà otto mostre di Kusama tenute dagli anni dal 1952 al 1983, illustrando così come l’opera dell’artista giapponese si sia sviluppata nel corso dei decenni. La retrospettiva prende avvio con le mostre allestite nella sua città natale, Matsumoto, Yayoi Kusama Solo Exhibition e Yayoi Kusama Recent Works(1952), in cui emergeva già la natura immersiva propria della sua ricerca successiva. Nel 1963 sarà poi la volta di Aggregation: One Thousand Boats Show, la prima installazione ambientale di Kusama a New York, che comprendeva una barca a remi in legno rivestita da oggetti a forma di fallo realizzati in tessuto bianco. Questo motivo riapparve poi nel Driving Image Show del 1964 a New York dove, nel 1965, realizza la sua prima Infinity Mirror Room, ovvero la tipologia di installazione che ha reso l’artista celebre in tutto il mondo. Si tratta di una serie di sculture gonfiabili a forma tentacolare, dai colori vivaci e ricoperte da pois (segno tipico di Kusama), racchiuse in una stanza piena di specchi. Il continuo gioco di riflessi crea così l’illusione di uno spazio infinito, un mondo fantastico e psichedelico governato dalle singolari creature realizzate dall’artista. Per l’Infinity Mirror Room del 1965, dal titolo Phalli’s Field, Kusama realizzò un campo di falli, in cui i visitatori erano invitati a esplorare e immergersi. “I pois sono una via verso l’infinito”, spiegava Kusama nel 1968. “Quando annulliamo la natura e il nostro corpo con i pois, diventiamo parte dell’unità del nostro ambiente. Divento parte dell’eterno e ci annulliamo nell’Amore”.