Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da Tartaglia Arte:
NONOSTANTE LA PANDEMIA ABBIA MESSO IN GINOCCHIO L’INTERO PIANETA, DAL MONDO DELL’ARTE ARRIVANO SEGNI DI SPERANZA E CORAGGIO: IN DIVERSE PARTI DEL MONDO SONO NUMEROSE LE BIENNALI INAUGURATE O IN PROCINTO DI APRIRE. ECCO QUALI SONO
Ormai da un anno la pandemia sta profondamente limitando le attività umane, in tutti i settori. Fra i più in difficoltà, quello culturale, che però cerca di sfruttare i primi segnali ripresa e rilancia importanti appuntamenti internazionali di ampio respiro. Di seguito, 10 fra le rassegne più interessanti del panorama mondiale, dall’Europa al Centroamerica all’Estremo Oriente. In attesa della manifestazione più attesa: la Biennale di Venezia. By Niccolò Lucarelli – artribune.com
THAILAND BIENNALE
Dopo l’edizione ospitata da Krabi, la biennale thailandese arriva dall’11 giugno nella città di Korat, capoluogo di una delle province più prospere del Paese che vanta siti storici eccezionali e una straordinaria bellezza paesaggistica. Il format di questa rassegna è pensato per dialogare di volta in volta con il territorio ospitante, per questo gli artisti sono invitati a collaborare con le comunità locali in modo che l’integrazione fra storia, arte e cultura serva a creare nuove opere d’arte e progetti per i siti naturali dei distretti di Korat City, Pak Chong e Pimai. Korat è anche idealmente situato all’incrocio di tre sfere culturali: thailandese, khmer e laotiana, per questo la sfida è ancora più interessante. Curata da Yuko Hasegawa, Vipash Purichanont, Seiha Kurosawa e Tawatchai Somkong, la biennale cerca di scoprire il potenziale latente e il valore di vari siti istituzionale, inclusi ospedali, università, templi, musei, zoo, parchi e comunità di produzione di ceramica o seta. Come spiega Hasegawa “l’obiettivo della Biennale è la disintossicazione del corpo e dello spirito di questa terra, nonché il rapporto fiduciario tra le persone che la abitano. Korat sta facendo preparativi cauti e attenti per inaugurare il futuro”.
HELSINKI BIENNIAL
Prima edizione nella capitale finlandese: The Same Sea si terrà nell’Arcipelago di Helsinki, isola di Vallisaari, dal 12 giugno, con 40 artisti che partecipano in maggioranza con nuove commissioni e opere site-specific, fra cui quelle di Katharina Grosse, Jaakko Niemelä, Tadashi Kawamata, Dafna Maimon e Marja Kanervo. Oltre alla sua attuale collocazione geopolitica, alla sua storia di ex base militare e alla natura circostante, la sede di Vallisaari è stata scelta perché ispira questioni di attualità più ampie, tra cui la gestione dell’interdipendenza, il rapporto fra noi e gli altri e i tanti micro e macro universi sociali che rimangono al di fuori della normale dialettica. Radicata nella sua posizione marittima, la biennale coniuga l’arte con gli elementi della natura e utilizzerà un programma di gestione ambientale basato sulle linee guida di EcoCompass. Inoltre, si è lavorato per ridurre le emissioni di anidride carbonica in modo da poter progressivamente diventare un evento completamente carbon free.
GLASGOW INTERNATIONAL
Torna dall’11 giugno il più grande festival scozzese di arte contemporanea, giunto alla nona edizione, che unisce le caratteristiche di una biennale di arti visive con un modello di presentazione aperta per artisti e curatori, quest’anno suddiviso fra mostre in presenza ed eventi online. Diretto da Richard Parry, quest’anno il festival rifletterà sull’idea di “attenzione”, intesa nel suo significato più ampio: un qualcosa che ha assunto nuove risonanze dallo scoppio pandemia da Coronavirus. Sia come metodo o approccio che come tema, questo concetto richiede di considerare come, dove e in chi o cosa è posta la nostra attenzione, che rischia di affievolirsi a causa del continuo bombardamento mediatico cui siamo sottoposti 24 ore su 24. Cos’è, in arte, l’attenzione? Quali sono le opportunità per osservare da vicino sia nel processo creativo sia nella fruizione delle opere? Ma più in generale, come siamo attenti a noi stessi e agli altri? Fra gli artisti invitati, Georgina Starr, Urara Tsuchiya e Sarah Forrest, che partecipano al Director’s Program, mentre Across the city raccoglie i lavori di artisti emergenti, coordinati da un panel che include l’artista Alberta Whittl, responsabile delle mostre presso Dundee Contemporary Arts, e Eoin Dara, direttore della Kunsthal Stavanger.