Intervenuto ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, il presidente della Camera Roberto Fico ha riacceso la polemica sulla Tav allontanando l’ipotesi di un referendum nel caso in cui l’analisi costi-benefici dovesse bocciare la costruzione dell’opera.
Dopo la manifestazione Sì Tav a Torino, benedetta da Salvini e alla quale hanno partecipato diversi esponenti leghisti, Roberto Fico ha ribadito come il Movimento Cinque Stelle sia fermamente contrario al completamento dell’opera. ““Il M5s è costituzionalmente contrario a quest’opera. Ricordo che la prima riunione nazionale dei meet up venne fatta nel 2005 a Torino, per unirsi alla protesta dei No Tav“, ha dichiarato Roberto Fico, il quale ha poi sottolineato come un referendum per il sì sarebbe un”grande problema“.
Sabato a Torino sono di nuovo scesi in piazza per il sì al Tav. E la Lega spinge per un referendum. Bisognerebbe innanzitutto chiarire di che tipo di referendum parliamo – ha proseguito Fico. E comunque per la Costituzione per indirne uno servono 500mila firme, e se accadesse non avrei nulla da dire. Piuttosto avrei da dire se il Movimento appoggiasse un referendum sul Tav, questione che non ha mai lontanamente posto”.
Fico ha poi sottolineato come, dall’alba dei tempi, il Movimento Cinque Stelle sia stato sempre contrario alla realizzazione della Tav, e un cambio di posizione sarebbe difficile da spiegare anche alla base elettorale dei pentastellati: ‘In questi 14 anni non è mai stata ventilata una posizione del genere. Il Movimento si era preso la responsabilità di annullare l’opera, in quanto la riteneva un’involuzione e non un progresso dopo aver analizzato di tutto e di più sul Tav’.