Il Premier Conte assicura che il Governo non cadrà per colpa della Tav. Fatto sta che quello dell’Alta Velocità diventa un binario sempre più pericoloso: al momento non si registrano ancora passi avanti e che lo scontro tra le due anime dell’esecutivo, con la Lega dichiaratamente a favore della realizzazione dell’opera e CinqueStelle che invece mostrano più di qualche chiusura, va avanti con i due partiti al comando che al momento sono schierati su fronti opposti.
Intanto, ennesimo nulla di fatto nella giornata di ieri dopo il vertice a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Conte, i due Vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, alla presenza del Ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, per fare il punto sulla TAV.
Intanto giovedì 21 marzo in Aula al Senato le mozioni di sfiducia al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli per la condotta tenuta sulla Tav. Al momento sono state depositate la mozione del Pd e quella di FI. Mentre FdI non presenterà una mozione autonoma ma è intenzionato a votare sì alle dimissioni del ministro. La Lega invece non molla il Ministro pentastellato e anticipa che voterà contro la sfiducia.
Per il Pd, “dall’evoluzione della vicenda Tav Torino-Lione, emerge che il Ministro avrebbe spudoratamente mentito al Parlamento e al Paese nonché al Governo Francese e alla Unione Europea sottoponendo all’attenzione di tutti una analisi costi/benefici palesemente infondata e ora oggetto di ‘aggiustamenti’ da parte del Presidente del Consiglio”.