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Torino dice no alla Tav. Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno del M5S contro la realizzazione dell’opera e la sospensione dell’opera in attesa dei risultati dell’analisi costi-benefici. “La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto” ha detto l’assessore ai Rapporti col Consiglio e all’Ambiente Alberto Unia. “L’atto – ha sottolineato – dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c’è una sostenibilità economica dell’opera”. Ma l’ok al ‘momentaneo’ stop assume una valenza politica nazionale dopo l’ok del governo alla costruzione della Tap, in Puglia. Tanto che tutto il gruppo consiliare del Pd, contrario a quest’ordine del giorno e ‘favorevole’ alla realizzazione dell’opera, è stato espulso dall’aula.
“E’ la prima volta che vengo espulso, capita anche questo”, ha commentato l’ex sindaco di Torino Piero Fassino. “L’assenza della sindaca è una scelta grave e irresponsabile, vuol dire avere una grande coda di paglia”, ha aggiunto l’esponente Dem commentando l’assenza di Chiara Appendino in Sala Rossa dove è stato discusso l’ordine del giorno contro la Tav. “Bisogna chiedersi che cosa proporrà agli investitori visto che la sua linea è dire no a tutti gli investimenti”, ha concluso l’ex sindaco.
Via twitter plaude alla decisione il capo politico del M5S, Luigi Di Maio. “Bene la votazione del Consiglio comunale di Torino sul Tav! Presto io e Danilo Toninelli incontreremo Chiara Appendino per continuare a dare attuazione al contratto di governo”.
Imprenditori e sindacati: “Colpo basso per Torino” –
Gli imprenditori sono delusi dalla decisione dalla decisione della maggioranza in consiglio comunale e annunciano iniziative contro la giunta Appendino. “Quanto approvato dal Consiglio comunale è un oltraggio al futuro della città, delle imprese, dei lavoratori. Un colpo basso per il territorio e per le sue speranze di ripresa”.
