Tav, Salvini: chi dice no mette a rischio il Governo

A Colico per la festa della Lega Matteo Salvini non le ha mandate a dire ai compagni di governo: «La riforma della giustizia proposta dai 5 Stelle è poca roba. Un paese serio ha bisogno di altro. Lo dico alla pessima componente di sinistra all’interno dei nostri alleati: chi dice di no alla Tav mette a rischio la tenuta del governo».

Vestito con una polo blu dell’aeronautica, dopo le critiche social per i video a torso nudo alla consolle dei deejay del Papeete, il ministro è stato accolto da centinaia di sostenitori, arrivati in riva al Lario insieme a tanti parlamentari lecchesi, comaschi e valtellinesi. E subito ha risposto «ai giornali di sinistra che si sorprendono perché in spiaggia ci andiamo in costume, non sanno più come attaccarci».

Grande era l’attesa per il suo comizio alla 26a edizione del “Festival Lago e Valli”“, tradizionale appuntamento del Carroccio sull’alto lago.

L’incontro, attesissimo dai militanti, ma anche dai giornalisti in vista del voto di oggi sul decreto sicurezza bis, è arrivato al termine di una giornata – l’ennesima – di scontro con il Movimento 5 Stelle.

“Mercoledì si vota una mozione dei 5 stelle per bloccare la Tav e questo sarà un problema. Chiunque dirà no alla Tav stia bene attento perché mette a rischio il governo”,  ha detto, ieri sera, il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, alla festa della Lega di Colico, in provincia di Lecco.

Un ritorno al voto, ha poi spiegato a margine del comizio, “dipende se c’è una maggioranza. La Lega c’è ed è compatta e vuole fare cose per questo Paese. Se altri sono divisi e hanno difficoltà, è un problema. Poi vediamo come vanno le votazioni sul decreto Sicurezza e sulla Tav”. Per Salvini “se un pezzo di maggioranza vota per bloccare un’opera così importante, è un problema. Vediamo domani sul decreto Sicurezza se c’è una maggioranza o no”.

Non è mancato un affondo a Di Battista: “Conta zero per quello che mi riguarda”.

Percorso a ostacoli per il governo nell’ultima settimana prima della chiusura estiva delle Aule parlamentari: i gialloverdi dovranno affrontare la prova del voto di fiducia sul decreto legge sicurezza bis e sulle mozioni Tav in Senato ma anche la nuova “sfida” del doppio tavolo sulla manovra. E non è escluso un nuovo vertice per accorciare le distanze tra Lega e M5S sulla riforma della giustizia.

 Si inizia con la convocazione da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte delle parti sociali a Palazzo Chigi nel pomeriggio di lunedì: gli incontri ruoteranno intorno al tema del welfare e del lavoro e vedranno sfilare i sindacati e anche le imprese, il Terzo settore e il sistema bancario. Le riunioni prenderanno il via alle 16 e andranno avanti fino a sera.

   Nelle stesse ore a Palazzo Madama Lega e M5S si conteranno in Aula dove è atteso l’ultimo passaggio del decreto legge sicurezza bis, provvedimento caro a Matteo Salvini e sul quale si dà per certa la richiesta di fiducia da parte del governo. Il via libera è atteso per la serata. Il giorno dopo, o al più tardi mercoledì, sarà la volta delle mozioni Tav che dividono gli alleati. Martedì in agenda c’è il bis della riunione convocata dal leader della Lega e ministro dell’Interno al Viminale sulla manovra, dove si discuterà in particolare di fisco. A metà settimana dovrebbe poi tenersi il Consiglio dei ministri, l’ultimo prima della pausa estiva, che potrebbe approvare il decreto legge sulla scuola, rinviato la scorsa settimana, e il decreto voluto da Luigi Di Maio con le tutele per i rider e interventi sulle crisi d’impresa. Ultima tappa del tour de force la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte il prossimo giovedì.

Un’occasione per fare il punto sull’azione del governo, così come fece anche lo scorso anno.

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